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Horror Avenue N.7

TrackList
1.Horror Avenue
2.Space Kravboy
3.Mother!
4.Down On Me
5.Liar
6.She's Just A Punk
7.Into Your Heart
BRENT STEED - Horror Avenue N.7
(2012 - Autoprodotto)voto: 9.5/10
Chi sono i Brent Steed? La prima domanda che mi faccio quando arriva in redazione questo nuovo progetto musicale. La mia risposta dopo l'ascolto è di aver colto un genio e un visionario nella persona di Federico Sadocco.
L'album è autoprodotto, scritto, suonato, cantato e mixato dallo stesso Steed che si avvale per il mastering delle tracce del noto sound engineer Cj Jacobson e affidando l'artwork dell'album alla pittrice veneziana Elisabetta Guarino. La copertina del disco rappresenta la via immaginaria Horror Avenue dove prendono vita 7 distinti episodi.
'Horror Avenue' si caratterizza come l'intro dell'album dalle venature musicali operistiche.
'Space Kravboy' parte con intro massiccissimo di guitar che tolgono il fiato, le linee vocali sono incredibilmente perfette con un ritornello pazzesco. La sezione ritmica nell'arrangiamento è fantastica, brano da applausi.
'Mother!', ragazzi anche quà le guitar sono da urlo, ritmiche sincopate con una voce che viaggia alla grande e delle linee vocali pensate in maniera strepitosa, ritornello da dieci e lode che ti entra in testa e non te lo togli più. Assolo calibrato al punto giusto senza nessuna sbavatura.
Il mio stereo inserisce la traccia 'Down On Me', brano estremamente sperimentale con grandi arrangiamenti e anche quà l'abilità nel pensare un certo tipo di linee vocali fà capire la genialità di questo ragazzo che stupisce positivamente. Gradevoli le chitarre acustiche inserite in maniera puntuale all'interno del brano dando un qualcosa in più.
Si arriva a 'Liar', sonorità alla Billy Idol mi ricorda questo brano estremamente rock, i riff sono eccezionali, il ritornello e l'assolo di chitarra sono da dieci e lode.
'She's Just A Punk', sono senza parole, ma questo brano è puro headbanging, qua raggiungiamo livelli di composizione incredibili, esprimere a parole è veramente ardua, ma quando arriviamo a 'Into Your Heart' la consapevolezza è di avere difronte un album di spessore assoluto.
Le considerazioni finali sono che questo album bisogna acquistarlo perchè non si può non rimanere indifferenti alle composizioni all'interno di esso, io l'ho trovato geniale nelle composizioni, con strutture collaudate che funzionano alla grande, linee vocali e arrangiamenti incredibili.
Mi sento di dire che con l'ascolto di questo album ho conosciuto un altra perla italiana.
Pier Paolo Lunesu