I lombardi Gory Blister sono tra le band più conosciute ed apprezzate nel circuito underground, sono fautori di un technical death metal in continua evoluzione che pagano la pecca, come tante altre ottime band di essere italiani, infatti visto le qualità dimostrate nel corso degli anni avrebbero meritato molta più considerazione sia italiana che estera.

Il disco in questione, "The Fifth Fury", è il successore di "Earth-Sick", disco che ricordo bene per la sua ferocia, e come le band a cui maggiormente il proprio sound si ispira, Death e Carcass su tutti, con questo lavoro non spingono più sull'acceleratore della violenza musicale ma bensì tirano fuori un disco più maturo e ragionato.

Già con "Psycho Grave" si può ascoltare un sound che tende più verso il melodic, confermando nelle seguenti Thresholds e Toxamine la tendenza all'apertura della proposta musicali verso mondi più moderni, che siano questi sinth o influenze core.

"Devouring Me" e "Prometheus Scars" suonano bene, esaltando un album con una metrica compositiva dei pezzi che non è decisamente a livelli amatoriali, anzi, ogni singola costruzione di ogni pezzo e gli incastri ritmici degli strumentisti sono frutto di anni d'esperienza e di qualità di base invidiabili.

Non vorrei trarre in inganno gli ascoltatori ed indurli a pensare che questo sia un disco più morbido, è solo più ricco di pathos e riceratezza rispetto alle sparate di violenza dei precedenti, anche  perchè, basta ascoltare "The Fifth Fury" e "Mass Grave" per capire che quando si tratta di far male, i Gory Blister dicono violentemente la loro.

Detto questo continuerei dicendo di trovarci di fronte a musicisti tecnicamente dotati, maturi sia in composizione che esecuzione, di un album di death metal ben cotruito e con un ottimo sound a valorizzarlo (ottima la scelta di registrazione per il basso), in pratica, un album meno violento e più ragionato e per palati fini da parte dei Gory Blister, che punta più alla creazione di pathos atmosferico come nella conclusiva "Heretic Infected Orchestra", che alla cieca violenza musicale, rimanendo comunque un album di qualità più sperimentale che death propriamente detto.

Furia Hellcommander