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Ghost Town

TrackList
01. Killing Season
02. I Am Violence
03. Beginning of Disaster
04. Wrong Reality
05. Hour Of The Mad
06. Innsmouth Rebirth
07. Dead Man Eyes
08. River Of Blood
09. Soul In The Dark
10. Straight Through The Eyes
MADHOUR - Ghost Town
(2014 - DeathStorm Records)voto: 6.5/10
Il mondo dell'heavy metal, si sa, è sempre stato segnato da mille contraddizioni tra chi sostiene che il meglio sia stato raggiunto anni, o meglio decenni addietro, vivendo in una fase perennemente nostalgica (cosa comprensibile per chi quell'epoca d'oro l'ha realmente vissuta a differenza di 18enni sbarbatelli arrapati di cose che hanno letto su wikipedia, e che fanno corsa su loro stessi per rinvigorire un look volutamente retrò, facendo a gara a chi si veste peggio) e c'è chi invece sostiene che il nostro amato metallo sia sempre bello vivo e vegeto. Suppongo che la posizione dei MadHour, band fondata e capitanata dall'ex Longobardeth Ul Teo, si collochi nel mezzo, cioè in chi sostiene che sia possibile suonare nel 2014 uno stile che ha visto i suoi fasti più brillanti quasi 30 anni fa.
Mi risulta difficile pensare il contrario visto che la band, al suo esordio su full-lenght, nelle 10 tracce che compongono "Ghost Town" non fa niente per smentire questo mio pensiero. La band è dedita ad un classicissimo ed inequivocabile heavy metal, la cui produzione, davvero ben riuscita, fa sembrare moderno o comunque attuale un genere che i suoi decenni sul groppone se li porta. Il non voler essere nostalgici a tutti i costi è una cosa che ho sempre premiato, per cui apprezzo la volontà della band di ricercare un sound importante anzi che sminuire il tutto con una produzione che "è figa perchè anni 80" (l'analogico vi dice qualcosa?).
Rilasciato dalla label DeathStorm Records, "Ghost Town" è un album che richiama fortemente a band quali Accept, primissimi Hammerfall e parte della nwobhm (soprattutto nei soli di chitarra). La band è molto affiata e si sente, l'unico aspetto che però non mi ha convinto è la voce di Lau, a volte veramente banale e piatta nelle linee vocali, anche piuttosto scontate. Decisamente troppo monocorde per un genere in cui la voce gioca un ruolo essenziale, ed in questo caso invece di aggiungere quel qualcosa in più necessario per un salto di qualità, mi spiace dirlo, ma risulta piuttosto un freno a mano. Per il resto che dire, lunga vita all'heavy metal!!
Federico Falcone