Prossimi a festeggiare i primi 10 anni di carriera, i torinesi Manhunt da qualche mese hanno pubblicato il primo full lenght della loro carriera dopo 2 ep (le precedenti recensioni qui e qui) ed un singolo. "Manhunt", questo il titolo dell'album, è stato registrato presso la Crime Records nel Marzo del 2014, ed oggi giunge a noi scribacchini di Italia di Metallo per essere recensito a dovere!!

Il genere che il combo piemontese ci propone è un inequivocabile thrash metal che spesso e volentieri sfocia del death, per un totale di 8 tracce. Personalmente non mi sento di promuovere a pieni voti la registrazione dell'album che in più di un'occasione risulta moscia, priva del mordente necessario per trasformare un buon pezzo in un pezzo che spacca. Sono assolutamente convinto che si potesse far di meglio. La band è affiata e si sente, soprattutto nel lavoro dei due chitarristi di cui ho particolarmente apprezzato le varie armonizzazioni sparse all'interno del disco, che in alcuni passaggi, e con le dovute proporzioni, mi hanno ricordato gli ultimi lavori dei Kreator misti a spunti riferibili al classico heavy metal. Ottima davvero la sezione ritmica che non scende mai di tono e supporta sempre a dovere queste tracce che dal vivo sicuramente rendono molto più che su disco, poiché, come dicevamo sopra, la produzione dello stesso non rende realmente giustizia al lavoro di questi ragazzacci.

Sinceramente non sono un amante dell'alternanza alla voce di parti vocali pulite a parti in growling o screaming, tranne in casi eccezionali poiché l'impressione è sempre che nel momento in cui la canzone dovrebbe esplodere, quelle maledettissime melodie non fanno altro che far scemare l'attenzione ed abbassare il tono ed il mordente della stessa traccia. Ed in questo senso i Manhunt in più di un'occasione si perdono. Questo loro esordio omonimo potrà dar loro molte soddisfazioni se supportato da un tour adeguato e da una promozione altrettanto adeguata. Per un genere come questo, la prova palco è fondamentale oltre che primaria. Ad ogni modo apprezzo la spontaneità della band e la volontà di non confinare il proprio sound in tutti i clichè del genere, e per questo metterò loro un voto in più. Thrash 'Till Death sempre e comunque!!!

Federico Falcone