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Limbus Animae

TrackList
1. Awaiting
2. Damnatio Memoriae
3. Anti-Inferno/Limbus Animae
4. Solitude (Candlemass cover)
IN AEVUM AGERE - Limbus Animae
(2014 - Pure Steel Records)voto: 7.5/10
Tornano tra noi gli In Aevum Agere con la seconda uscita targata Pure Steel Records che segue l'ottimo 'The Shadow Tower' dello scorso anno. Formazione rinnovata completamente con il solo leader maximo Bruno Masulli rimasto in sella alla sua creatura. Ep di tre brani più la cover di 'Solitude' dei maestri Candlemass fonte riconosciuta come ispiratrice dalla band campana.
Gli stilemi proposti nei passati lavori emergono dalle plumbee e nebbiose note di questo 'Limbus Animae' che uscirà il 28 novembre in 300 copie nella sola versione in vinile (con cd allegato) per la gioia dei collezionisti, prova ne sia l'apertura affidata a 'Awaiting' colossale episodio costruito su riff impeccabili e riconducibili al sabba nero di Iommiana (oddio che termine brutto) memoria. A ergersi oltre ai suddetti riff sono anche i solo di chitarra ad opera di Marcello D'Anna e credo dello stesso Masulli. Brano dalle profonde atmosfere che con il cantato epico di Bruno raggiungono vette molto alte, ottima partenza dunque.
Su 'Damnatio Memoriae' i ritmi cadenzati subiscono momentanee accelerazioni in special modo nei suoni di batteria (Fabio Parisi) e negli spasmodici gesti chitarristici che ne fanno un brano più da battaglia epica che non da funerea conclusione, rispecchiando in ogni caso lo stile ormai conosciuto della band partenopea.
Se l'inizio spiazza un po' ricordando proprio l'intro della successiva 'Solitude' di ben altra pasta è 'Anti-Inferno/Limbus Animae' tra arpeggi, ispessimento del sound, cori spettrali, lunghi riff ripetuti e a volte classicheggianti che donano si un senso di epico al doom di base, ma anche momenti prog come a sperimentare nuove visioni nel proporre la musica degli In Aevum Agere, senz'altro un tocco di classe che aumenta il valore già di per se alto di questo prodotto.
Conclusione affidata all'inarrvivabile brano dei Candlemass, brano che i nostri però approcciano con il dovuto rispetto e che rendono più cupo dell'originale fornendo l'ennesima prova di bravura.
In conclusione sia pure sulla breve distanza gli In Aevum Agere riescono a proporci note di conferma al loro talento che sembra sempre più in ascesa. Aspettiamo il prossimo full-lenght con ansia.
Klaus Petrovic