Estranei a qualsiasi moda, indifferenti ai clichès dell'heavy metal, pazzi al punto giusto: signore e signori... i Wrath Prophecy! I quattro ragazzi, poco più che ventenni e provenienti da Belluno, dopo 2 demo (2 Thousand and Hate e Try Thisillusion) entrano in studio e registrano il loro primo CD dal titolo Becoming The Absolute. Il disco è autoprodotto, ben registrato e con una bellissima copertina.L'urlo del vocalist Matteo apre le danze in Spaccio Pt.1 e si rimane subito storditi dalla follia schizofrenica del songwriting: la chitarra di Marco macina riff su riff sempre differenti con Francesco al basso e Gabriele alla batteria che si rincorrono in un susseguirsi di cambi di tempo progr, jazz, metalcore, math rock. I riferimenti musicali potrebbero essere i Dillinger Escape Plan, Faith No More, Meshuggah, il tutto miscelato con maestria e originalità. Provate ad ascoltare la stupefacente Brainless che non sfigurerebbe in un disco dei System of the Down o Autabuse un caleidoscopio di suoni e ritmiche. Napalm Jazz è un piccolo tributo al jazz dove l'interpretazione ha posto un grande accento sull'espressività e sul virtuosismo strumentale (Wikipedia); definizione perfetta per la musica proposta dai Wrath Prophecy. In Lucy's Ballad compaiono anche dei fiati e 87Octane comincia come una canzone death e finisce quasi country. Spaccio Pt.2 chiude l'album con un tecno/thrash 'quasi' tradizionale che sfocia in un drammatico finale lugubre e cupo. E' necessario accostarsi a questo gruppo con la mente sgombra da preconcetti e con una buona dose di curiosità. I Wrath Prophecy hanno tutte le carte in regola per ritagliarsi un grande futuro soprattutto se riusciranno a mantenere costante la capacità di stupire.

Filippo Marroni