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Mass Distraction

TrackList
1. Smash Pt.2
2. A New Beginning
3. Against
4. Straving Revenge
5. Void
6. Wake Up
7. To Dead Dad
8. Struggle
9. CNZ
LACERHATE - Mass Distraction
(2014 - Revalve Records)voto: 7/10
Provengono da Cremona e sono attivi dal 2008, dopo i consueti assestamenti di lineup e 2 EP (2008 “Lacerhate” e 2010 “Reborn From Ashes?”) oltre ad una buona attività live, dopo aver corretto anche le coordinate sonore dal deathcore verso elementi più hardcore e mosh-groove; i Lacherhate approdano al primo album ufficiale per Revalve Records: “Mass Distraction”.
Il momento musicale del metal nazionale sta vivendo un proliferare di proposte, spesso molto interessanti, che vanno dal metalcore più melodico al thrash più influenzato dal cosiddetto “Groove”. Per “lasciare il segno” oltre alla tecnica e alla produzione sonora che devono quantomeno equipararsi alle band più blasonate di livello interazionale, è necessario far leva sulla personalità e sull’estro compositivo.
Mass Destructuion, sin dai primi ascolti, mostra come i Lacerhate siano riusciti a confezionare un lavoro suonato e registrato in maniera eccellente ma con alcune lacune di originalità. Non a caso ho parlato di “primi ascolti” perché, sulla lunga distanza, emergono delle caratteristiche che mi hanno fatto apprezzare anche la personalità compositiva e rivalutare il mio giudizio su questo album.
Dopo l’introduzione “Smash Pt.2”, che presumo sia la continuazione di un episodio di un EP precedente, la potenza di “A New Beginning” esplode esuberante. I Lacerhate mostrano subito la rabbia e la prepotente determinazione che caratterizzerà tutto l’album. Su “Against” più cadenzata ma altrettanto dinamica, sorretta da suoni per la verità un po’ troppo carichi di effetti, si affacciano reminiscenze Lamb of God e Slipknot senza però ricalcarli da vicino. Dopo “Starving Revenge”, comunque valida, il senso di derivatività del Lacerhate comincia a farsi spazio nell’ascoltatore. “Void” allontana quelle ombre con delle connotazioni melodic/noise verso un mood ancora più dinamico, il rifferama è di assoluta qualità lo consacra ad essere uno dei migliori episodi di “Mass Distraction”. Brani come “Wake Up” e la conclusiva “CNZ” sono invece da interiorizzare maggiormente nella complessità di questo album (dove per complessità non si intende strettamente quella legata alla tecnica strumentale) . Quello che rimane sulla lunga distanza è in ogni caso la bontà degli arrangiamenti e certi riff assolutamente ispirati; poco importa se Lacerhate si affacciano al full lenght come derivazione di una corrente musicale ormai esplosa.
"Mass Distraction" è un buon disco, sicuramente per gli amanti del genere. Ho avuto la forte sensazione che non ci siano luoghi comuni ne soluzioni decise a tavolino per rientrare in certi cliché; mi sento di consigliare l’ascolto a tutti e di lasciarsi conquistare dal tiro micidiale di questa band.
//// Fourarms