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Alienations

TrackList
- Dead Inside
- Alienation
- Infected
- Predicting The Future
- U.F.O.
- Into The Trip
- Seeking Perfection
- Secret In Mind
RESUMED - Alienations
(2014 - Bakerteam Records)voto: 9/10
Col debut album “Alienations”, i Resumed si buttano carichi ed arroganti nel panorama Technical Death/Progressive tricolore. Attivi dal 2007, il gruppo ha provato il suo valore in tutti questi anni di attività live, con alle spalle la demo del 2009 “Human Troubles”, e ci regala ora un prodotto completo, a tutto tondo, e che mostra appieno le capacità sviluppate.
“Alienations” è un composto particolare, eterogeneo nella sua costante aggressività e tecnicità, dove ogni strumento è al suo posto ed ha il suo spazio di protagonismo, dove è premiata la pulizia tecnica della distinzione sonora senza tuttavia abbandonare scelte sonore e di suono puntate.
Questo è chiaramente provato sin dalla traccia d’apertura, “Dead Inside”, dove assoli melodici e delicati si fanno strada in elevazioni tecniche ed arrabbiate al punto giusto. Le cariche e complesse “Alienation” ed “Infected” (di cui è disponibile un ottimo lyrics video che vi invito a guardare) danno conferma della maturità stilistica e rassicurano l’ascoltatore nel prospettarsi un disco tutto purché scontato e dalla sicura presa ed amabilità.
I Resumed sono un ottimo complesso che punta a farsi notare, e lo dimostrano più volte nel loro perfetto mix di aggressività e melodia, old-school e fusion, tanto difficile da coniare e trovare al giorno d’oggi in una veste così stilisticamente studiata ed elegante, sempre presente nell’album, richiamando uno stampo quasi isterico alla Infernal Poetry.
Dall’apertura ed intermezzo quasi avant-garde à la uneXpect di “Predicting the Future” (mia favorita al momento) ai momenti di ampio respiro fusion di “Into the Trip” e “Seeking Perfection”, alla conclusiva “Secret in Mind” i Resumed non smettono mai di stupire e, sicuramente, non perdono per un singolo instante il groove, a cui tiene sostegno senza interruzione la voce sporca e piena.
Un’ottima band che ha preso il proprio tempo per evolversi ed è stata ripagata presentandosi nel mondo discografico con un prodotto maturo ed equilibrato, ben studiato ed ingegnoso, da cui sicuramente ci aspettiamo di sorprenderci ancora di più in futuro ed a cui auguriamo una piena attività live e creativa!
Marian Hevein