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Blades And Rods

TrackList
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Intro (metal slug)
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Competition
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Take your eyes off me
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Blades and rods
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Vice
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Road thrash
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Toilet show
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Protection money
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Jail world
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Waterboarding
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The rape
SHOCK TROOPERS - Blades And Rods
(2010 - Punishment 18 Records)voto: 8/10
Quando si parla degli Shock Troopers si parla di una band che ha già impresso il proprio nome nella storia più recente del thrash metal italiano. È bastato un album autointitolato, infatti, perché questo quintetto siciliano riuscisse ad affermarsi prepotentemente sulla scena, raccogliendo consensi pressoché ovunque.
Tre anni dopo, cavalcata opportunamente- e meritatamente- l'onda della popolarità conseguita tra i fans più irriducibili del genere, gli Shock Troopers provano a bissare l'esordio, consapevoli che la posta in gioco è piuttosto alta (lo diceva anche Caparezza, il secondo album è sempre quello con cui ti giochi le sorti della carriera). Inutile dire che 'Blades and rods' non delude affatto, e- casomai ce ne fosse bisogno- conferma ulteriormente il nome di questa band sicula tra le punte di diamante del thrash nostrano.
La ricetta è sempre la stessa, ultra-consolidata e proprio per questo dannatamente efficace: brani diretti, brevi, ridotti all'osso, in cui il gusto tecnico per il thrash metal più classico è mischiato con un'attitudine punk-hardcore che conferisce quella marcia in più al tutto, facendo si che gli Shock Troopers non risultino una mera copia di chi ha prima di loro calcato le strade di un genere che ha fatto storia in più nazioni.
'Blades and rods' appare ben fatto ed interessante fin dall'intro, costituito da una solida ritmica e da una chitarra solista che per gusto melodico ricorda molto il finale dell'anthraxiana 'Gung-ho'. E subito dopo, puntuale come un pugno nei denti, arriva 'Competition', forse il brano più riuscito, col suo chorus conciso, diretto ed efficace che rimanda a quanto fatto in passato dai tedeschi Vendetta.
Il resto del disco prosegue imperturbabile sulla stessa linea, con qualche picco qualitativo riscontrabile, ad esempio, in 'Toilet show' (e qua la derivazione hardcore emerge abbastanza nitidamente, tanto che alcune parti del brano una versione più cattiva ed accelerata di 'American Waste' dei Black Flag). Aggressione, ma non violenza fine a se stessa: questa è la carta vincente. E infatti oltre a rabbia e velocità si riscontra una ferrea volontà di lasciare il giusto spazio alla melodia, specialmente all'interno degli assoli, brevi ma non per questo privi di senso.
Nelle ultime battute si distingue 'Waterboarding', aperta da un malefico giro di basso; e dunque 'The rape', debitrice degli Anti-Flag nella parte centrale, scrive la parola fine a questo lavoro, sfidando la già menzionata 'Competition' nella candidatura a miglior brano del lotto.
Insomma, un ottimo ritorno, a conferma che gli Shock Troopers sono una delle più interessanti realtà attuali nostrane. Sentiremo ancora parlare di loro, ne sono certo.
Francesco Salvatori