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Venus
FLEHMEN - Venus
(2014 - Autoprodotto)voto: 7/10
Attivi da poco più di tre anni, giungono alla nostra attenzione i Flehmen con il loro ep 'Venus' a base di un post hardcore/post metal con influenze dall'alternative americano (percepibile soprattutto nelle linee vocali) allo stoner/sludge.
Si parte con 'Mutha', il classico brano che capisci dopo pochi secondi che sarà strumentale: sostenuto nelle ritmiche, ben intrecciato negli arpeggi, ruvido e con un'impronta quasi southern quando le dinamiche crescono. Con le tracce successive entra in gioco la voce, e la proposta dei Flehmen decolla. Decolla grazie a un singer che sa apparire polimorfo, sposando toni ora oscuri, ora caldi e morbidi, e comunque sempre densi di carico emotivo; ma decolla soprattutto grazie a un impianto strumentale ben rodato che crea le atmosfere giuste giocando sulle dinamiche, intarsiando interessanti melodie, incattivendosi quando necessario.
Gli episodi che trovo più interessanti sono 'Dorothy', oscura e dalla tensione sempre percepibile; 'Pamela', sentita e trascinante; o ancora 'Ophelia', con delle sferzate thrash che mi ricordano quasi (non prendetemi per pazzo) gli Iced Earth.
Quello che mi è piaciuto dei Flehmen è la tendenza a produrre arrangiamenti ben curati, ma soprattutto la capacità di dar vita a una musica che sappia finalmente toccare le corde emotive dell'ascoltatore, caratteristica che manca a troppe, davvero troppe band. Per questo voglio premiarli, sperando poi in un full album che confermi le mie impressioni positive.
Francesco Salvatori