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Fangs Of The Molossus

TrackList
- Caligula
- Cult of the Witch Goddess
- I Drink Your Blood
- O Fera Flagella
- Dead King Rise
FANGS OF THE MOLOSSUS - Fangs Of The Molossus
(2015 - Italian Doom Metal Records )voto: 6/10
La nuova etichetta discografica Italian Doom Metal Records ci propone la stampa del debutto della band fiorentina Fangs of the Molossus. Originariamente, l'opera in questione era stata autoprodotta dalla band stessa nel 2013. Con un'iniziativa, molto lodevole, è stata fatta una pregevole ristampa in vinile da parte dell'etichetta in questione.
Negli ultimi anni la scena Doom italiana si è arricchita di molte band: infatti sembra quasi che ci sia una rinascita del genere quasi a voler rimembrare uno storico periodo per il movimento metal nostrano. La differenza però sta nel fatto che una volta le band italiane insegnavano e influenzavano quelle estere (basta guardare le grossa stima di personaggi importanti come Wino o Lee Dorian verso alcuni artisti italiani) mentre adesso è il contrario.
Questo è il caso dei Fangs of the Molossus. I nostri ci propongono un doom metal molto influenzato dalla scena odierna. Ascoltando l'album in questione, si sente che la band potrebbe dare qualcosa in più: infatti i brani si lasciano ascoltare volentieri ma non è presente quella verve necessaria che permette a quest'ultimi di decollare.
"Caligula", nel suo incedere lento e decadente, potrebbe risultare affascinante per l'atmosfera che emana, si sente che potrebbe dare di più. "I Drunk your blood" potrebbe piacere a chi segue la nuova corrente del doom con influenze del metal estremo: infatti il cantato ricorda per certi versi alcune soluzione tipiche del black metal. Un brano che risulta non solo ispirato ma anche interessante è "O Fera Flagella". Dopo tre brani molto simili nel loro incedere, i nostri ci regalano un brano molto ispirato e particolare; si tratta di un pezzo acustico e psichedelico molto devoto alla scuola dei Black Sabbath. Le percussioni e la chitarra acustica fanno pensare molto a una "Planet Caravan" dei Fangs of the Molossus. Trovo l'inserto dei violini interessante e quasi sperimentale. Con la finale "Dead King Rise" si ritorna al Doom più lento e sepolcrale come i brani iniziali.
Pur lodando l'iniziativa dell'Italian Doom Metal Records, che con notevole passione s'impegna a produrre le band italiane, devo dire che si tratta di un prodotto che non tutti potrebbero ascoltare. Come detto all'inizio, una volta erano le band italiane che insegnavano e forse quei tempi sono passati poiché le influenze estere hanno sepolto quelle caratteristiche ancestrali che ci ha reso celebri nel mondo del dark metal (come si chiamava una volta). Consigliato agli amanti della nuova corrente del Doom Metal.
Domenico Stargazer