Avete presente una di quelle giornate di merda in cui la noia la fa da padrona? Fuori piove, la tipa non te la vuole dare, l'Expo ci ricorda di quanto il mondo, all'interno dei suoi padiglioni rappresentativi, sia pieno di merda ed ipocrisia e pertanto la voglia di svoltare una scarica di adrenalina si rende necessaria per la sopravvivenza fisica e mentale.

Ecco, nella fattispecie la scarica di adrenalina mi è giunta da questo bell'album dei toscani Frustrhate, che di rabbia da urlare ne hanno parecchia. "Methods of Self Demise", questo il titolo dell'album in questione, è un misto di death metal di stampo scandinavo, metalcore con pesanti breakdown,e spunti hc degni dei migliori Agnostic Front degli ultimi album ('Another Voice', 'Warriors').

Il tutto è molto ben curato, riff ed armonizzazioni di chitarra sono di primo piano, la sezione ritmica ci ricorda quanto sia importante l'headbanging e la voce incazzatissima ti coinvolge in tutta la sua rabbia. Davvero ben riuscite le armonizzazioni nei solos. Mentre ciò che non mi piace (ma che sia ben chiaro, si incastra bene nel sound complessivo dal lavoro) sono queste cazzaccio di armonizzazioni vocali ultramelodiche che più che abbassare il ritmo e la tensione non fanno. Non ce la faccio, non li sopporto, ed in alcuni momenti risultano controproducenti poiché tutta quella carica adrenalinica rischia di venir spazzata via con un attimo.

Quindi eccezion fatta per questo singolo aspetto, promossi a pieni voti.

Federico Falcone