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See The Light Beyond The Spiral

TrackList
- Horror Vacui
- Concealed Underground
- See The Light Beyond The Spiral
- Blind Spiders
- Suicide
NUDIST - See The Light Beyond The Spiral
(2015 - Dio Drone, Shove Records/Audioglobe)voto: 4.5/10
Eccomi di ritorno, carissimi Lettori! Quest'oggi vorrei parlarvi dei Nudist, band composta da quattro individui che mettono sul palco una conoscenza musicale abbastanza vasta per poter essere di gradimento ad un range altrettanto ampio di listeners.
E' proprio il lavoro di quest'anno, 'See The Light Beyond The Spiral', un sunto sapiente della loro filosofia - se così vogliamo chiamarla - che fondamentalmente si basa sul sottolineare di non appartenere a nessun genere in particolare (e che, piuttosto, lascia all’orecchio di chi ascolta le eventuali analogie con una band piuttosto che un'altra - ma, d'altronde, è così che funziona un po' tutto l'ingranaggio del listening musicale e fortunatamente, il background di ognuno di noi è diverso).
So come on guys, vediamo cosa ne penso io!
Album concepito con 5 tracce, riesce da subito a fare breccia nei cuori dei più esigenti con effetti à la carte – a volte anche difficili da gustare. C’è da dire che, però, l’impatto risulta ugualmente gradevole poiché basta solo spenderci più tempo per entrare nel mood – tuttavia, devo rimarcare che non è un disco per onnivori, e che nel genere un minimo bisogna esserci (anche perché, checché se ne dica, qui siamo di fronte ad un post metal con una componente sludge marcata che, forse forse, lascia spazio ogni tanto a qualche momento stoner).
Tanto per avere uno sguardo d’insieme sul quintetto sonoro, 'Horror Vacui' costituisce un buon incipit circolare: sicuramente veniamo a contatto con un vocalist di discreta incidenza – anche se volendo fare proprio i pignoli, ho trovato esagerato l’utilizzo del riverbero in tutte le tracce. 'Concealed Underground' è meno ‘tosta’ in struttura, tanto da poter quasi ricordare quei refrain da loop alla Tool sin dal principio – merito qui invece dei riffs di chitarra particolarmente azzeccati, con buoni drums. La titletrack invece, sebbene parta in maniera discreta per quel che riguarda gli effetti e la parte di chitarra, devo ahimé giudicarla poco stimolante per l’udito, persino nei momenti complessi. 'Blind Spiders' pare affacciarsi vertiginosamente al doom di vecchio stampo in un primo momento, non fosse però per il tempo tenuto dai drums che mette in guardia dalle prime impressioni ed accompagna uno stravolgimento che, onestamente, ho trovato troppo ripetitivo ed inconcludente (e non c’è progressione che tenga).
'Suicide' la troviamo così in chiusura, dal sapore leggermente stoner come poc’anzi detto, ma senza quella bella persistenza che porta all’headbanging grandi e piccini: trovo questa traccia sia perfetta per spiegare la grossa pecca dell’intero lavoro, ovvero la mancanza di una struttura solida nelle tracce – troppo focalizzate a voler essere una summa di troppi generi e un abuso di effetti dove in realtà c’era bisogno di spingere solo di più con voce, chitarra e batteria. Linee di basso troppo sullo sfondo, tant’è che il disco ne risente.
Un lavoro che mi ha lasciato dopo tutti gli ascolti che ho fatto, con l’amaro in bocca.
Il meglio deve ancora venire?
BlackLux