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Many Years Of Loging

TrackList
- So Many Years
- Coldness Gods
- It Devours My Faith
- Some Peace to Feel
- Longing
- Shatters
- State of Waitings
- Every Death is Certain
- A winter Day
- Failure
- Desperate Sun
- Stalemate (Video)
DEAD SUMMER SOCIETY - Many Years Of Loging
(2015 - Rain Without End Records )voto: 6.5/10
Fuori per Rain Without End Records il nuovo Album dei Dead Summer Society dal titolo “Many Years of Longing”.
Ascoltare le note dell’album significa immergersi con la testa e i ricordi dei primi anni ’90 quando band come My Dying Bride, Anathema, Funeral, Tiamat e Theatre of Tragedy muovevano i loro primi passi discografici riuscendo in breve tempo a riscrivere il solco sonoro lasciato aperto anni prima dai mitici Candlemass. Cosa troviamo quindi nelle dodici tracce di “Many years of Loging”? Atmosfere sulfuree, tristi, melanconiche ed eteree, alternate, con sapienza direi, da voce growl, pulita e sussurrata maschile con voce melodica femminile.
Ovviamente avrete capito che ci muoviamo in ambito prettamente Doom/ Gothic e la stesura dei brani è quella classica del genere. Non c’è “evoluzione” perché non ce ne vuole essere pertanto non troverete il coro melodico da singolo discografico a cui bene o male tutte le band sopramenzionate alla fine hanno dovuto sottostare bensì quest’album trasuda purezza musicale dalla prima all’ultima nota. E’ un lavoro elaborato, mai superficiale e per certi versi ermetico visto che tende a chiudersi in se stesso elaborandosi in strutture sempre molto ricercate. Belli i passaggi acustici, ottime le interpretazioni vocali, buona la tastiera sia quando serve a riempire il brano che quando deve trascinarlo. Le atmosfere create sono sempre molto tristi e ti fanno immergere perfettamente nel contesto del lavoro. Quando si incattiviscono lo fanno mai in maniera banale.
Tutto bello e ricercato in “Many Years of Loging”! Perché allora il voto non va oltre al 6,5? Colpa della produzione ragazzi. Nel 2015 purtroppo non basta che il lavoro si senta bene ma deve avere spinta e corposità. I suoni devono avere maggiore spessore e dinamismo. Purtroppo non basta più la sola pulizia sonora ma serve di più. Ecco, mi permetto di dire che quest’album con suoni migliori avrebbe avuto tante possibilità in più di imporsi a livello internazionale. Auguro alla band di sopperire a questo gap nel prossimo lavoro discografico, solo così potremmo parlare di capolavoro.
Mariano Fontaine