“Nemesi” è il titolo scelto dai veneti Indikon per il loro demo di esordio datato aprile 2015.

Indikon:  indaco dal greco per richiamare la leggenda new age dei bambini indaco e per legare a doppio nodo le tematiche ma anche una certa linea di arrangiamenti della band.  Una sorta di auspicio evolutivo, con aspettative, speranze e passioni che prendono spunto originario da elementi (dèi ed eroi) dei cicli della mitologia greca.

Le coordinate musicali sono quelle del Symphonic Death metal  con voce soprano; la bravissima Asja Indikon si alterna al growl di Marco Salvador (anche lead guitar).

Anche se ci troviamo in presenza di una demo, viste tutte le attenuanti per il debutto musicale degli Indikon, la produzione sonora è la vera grossa falla di questo lavoro. Un genere come il Symphonic Death necessita di un range sonoro molto ampio e di una pulizia, nonché una suddivisione delle frequenze in fase di missaggio, inoppugnabili. Purtroppo “Nemesi” deficita in tutto questo, le singole composizioni non riescono ad arrivare all’ascoltatore per conseguenze dirette della scadente qualità sonora.

SI salvano le performances vocali sopracitate e traspare un enorme potenziale sia strumentale che lirico (inteso come profondità e ricercatezza dei testi e degli arrangiamenti). Purtroppo la sessione ritmica è molto bassa nel mix e non riesce a conferire quel tiro e quella compattezza che avrebbero fatto fare il salto a questo lavoro; leads e sinth troppo preminenti, una sezione di alti che a volumi elevati quasi infastidisce.

Sicuramente ci sono cose interessanti ma, dispiace dirlo, non si riesce a cogliere la compiutezza di questo “Nemesi”.

La demo degli Indikon non è troppo indicativa viste le problematiche produttive evidenziate, auspichiamo una pubblicazione ufficiale che ci mostri quelle qualità che su “Nemesi” si riescono solamente a scorgere. 

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