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Utopia-Distopia

TrackList
Utopia:
- Be The One
- Words Of Freedom
- Freed Prisoner
- I Must Say Goodbye (Song for Michael)
- The Day Before Tomorrow
- Mud & Glory
- Glory Be
- My Beautiful Ruin
- My Surrender (Is You)
- Following The Blue
- Lookin' 4 UR Love
Distopia:
- Man Of Evil
- Obscurum Per Obscurius
- Brand New Babylon
- The Sweet Profile Of Death
- The Pit And The Pendulum
- Crucified Jesus
- Der Golem
- Last Day Of Today
FREDDIE WOLF - Utopia-Distopia
(2015 - Swan Edition Distribution)voto: 6/10
Per comprendere la natura ambivalente del lavoro in questione, è anzitutto opportuno capire quale mutevole e cangiante identità si celi dietro lo pseudonimo di Freddie Wolf: si tratta di un artista portoricano naturalizzato italiano, che nel corso della sua ormai ventennale carriera è passato dal rock di stampo classico (Princess, Black Beast) al rock-metal (New Babylon) non disdegnando una parentesi a tinte punk (Stick it Out), collezionando presenze in tribute-band di Blues Brothers e Alice in Chains, e trovando in ciò anche il tempo per un libro e un proprio calendario. Insomma, una personalità forse un po' istrionica e certamente eclettica, che attinge da varie ed eterogenee esperienze artistiche.
Ciò detto, si arriva al presente doppio "Utopia-Distopia", dove, avvalendosi delle più disparate collaborazioni - Jonna Coletta (The Guestz), Alex Lofoco, Mimmo Cavallo (Zucchero, Mia Martini, Albano), Gianpaolo Caprino e Andrea Angelini (Stormlord), Danilo Molinari (Fabrizio Moro) e Gianna Carlotta (Pandemonium) - si traspone in note due lati al contempo opposti e unitari di Wolf, in una sorta di Yin e Yang discografico.
Il lato "chiaro" e trasognante, "Utopia", si compone di 11 tracce e fa riferimento a sonorità pop-rock anni '80, jazz-blues e reggae, pescando a mani piene dai Queen, ma anche qualcosina dai Police. In onestà il risultato è buono, e si segnalano in particolare "Be The One", "The Day Before Tomorrow", "I Must Say Goodbye (A Song For Michael)" e "My Beautiful Ruin".
Il lato "dark", invece, "Distopia", consite di 8 pezzi che virano decisamente in tutt'altra direzione, verso l' hard-rock, l' heavy e il symphonic metal, andando a toccare corde care ai fan di band quali Judas Priest, Mercyful Fate nonché gli italianissimi Goblin. In quest' altro emisfero si evidenziano "Man Of Evil", "Brand New Babylon" e "Last Day Of Today".
Giunti alle conclusioni, non è semplice ed immediato cosa poter dire su questo mastodontico prodotto. Da un lato, pur trattandosi di un doppio cd, scorre via bene e piacevolmente per tutta la sua lunghezza: non trova né momenti di stanca né di eccessivo e borioso manierismo, ha una produzione di alta qualità e si sente in modo distinto che tutti i collaboratori coinvolti svolgono il proprio lavoro in modo molto professionale, dagli strumentisti agli addetti tecnici. Il problema è che, dall' altro lato, si ha quasi l'impressione - soprattutto per il "white" - di ascoltare un perenne tributo a grandi nomi della scena rock o metal, che non si limita all' influenza ma a riverente e riconoscibile omaggio. Una cosa, in sostanza, è sentire un' influenza Queen, un' altra invece comporre esattamente alla maniera di Mercury, per intenderci nel concreto. Da questo punto di vista, il "dark" recupera un po' di terreno, pur non proponendo nulla di davvero originale a livello di sonorità, caratterizzandosi però per una maggiore libertà di sperimentazione e minore ortodossia al modello. Tirando le somme, quindi, si dà una piena sufficienza, bilanciando un 5.5 del primo, con un 6.5 del secondo.
Francesco Celeste Farro