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Hollowlands - The Tears Path, Chapter One

TrackList
- The Compression Of Time
- Fracture
- Shattered
- On The Tears Path
- Who are You ( A Shape of Nothingness )
- Who am I ( Overcame by Blackwater Rain )
- Ruins of the Memories of Fear
- Phalanx of Madness
- Oblivion Pt.01 The Underworld
- Oblivion Pt.02 The Trial of Maat
- Oblivion Pt.03 The Harp
- The Fall of The Balance
- Near The Nightmare
- From Chaos to Chaos
CHRONOS ZERO - Hollowlands - The Tears Path, Chapter One
(2016 - Scarlet Records)voto: 7/10
Extreme progressive metal. Mettono subito le cose in chiaro i Chronos Zero, band di Cesena che dopo essersi fatti conoscere con l'esordio "A Prelude Into Emptiness" danno alle stampe tramite Scarlet Records "Hollowlands - The Tears Path, Chapter one".
Quattordici sono le tracce che compongono l'album, un'opera sinfonica con molte sfumature, tra cui un'aggressività di base che rende la proposta originale e impegnativa nell'ascolto. "The Compression Of Time", prima traccia del cd, aggredisce da subito con una bella parte ritmica di chitarra e batteria, lasciando il compito a Manuel Guerrieri, Margherita Leardini e al guest Jan Manenti di arricchire il tutto con delle belle parti vocali. Immaginate i Conception di "In Your Multitude", i Meshuggah e i The Gathering di "Nighttime Birds", uniti in una canzone mai scontata che presenta al meglio il gruppo. Segue "Fracture", altro pezzo da novanta che grazie a delle linee di voce molto efficaci (ottime e letali le parti scream) incollano l'ascoltatore alle casse dello stereo. Il disco poi, a parte "On The Tears Path" (delicata song piano/voce femminile), prende una linea decisa ed uniforme, e le restanti traccie dell'album sembrano fondersi in un'unica composizione dove Enrico Zavatta (chitarra-keyboards), Federico Dapporto (basso) e Edoardo Velli (batteria), danno libero sfogo al loro estro compisitivo e ricoprono l'ascoltatore di note, scale e parti ritmiche intricate.
La produzione, per quanto pulita, è un pò "sintetica" e appiattisce la dinamica generale del cd, in particolare sulla chitarra (troppi gate) e sulla batteria, dando a quest'ultima la spiacevole sensazione di batteria elettronica. Aspettiamo quindi il "Chapter Two" di questo interessante progetto, che sicuramente non mancherà di stupire!
G.M.GAIN