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A Moment, A Place And A Reason

TrackList
- Bad News
- The Hawk
- Feeling Alive
- Who Am I?
- Take A Ride
- A Drink At The Village
- Inner Breath
- Through Gloria’s Eyes
- Blues For Fools
IVORY - A Moment, A Place And A Reason
(2016 - Buil2Kill Records/Nadir Music)voto: 8.5/10
Gli Ivory sono un bellissimo quartetto rock di Torino. Formatisi nel 1998, dopo un percorso impervio giungono alla prima produzione discografica nel 2005, con la pubblicazione del promo 'Atlantis Falls', preludio al debut album 'Time of Revenge' del 2008, sotto Heart Of Steel Records.
Ma facciamo un salto ai giorni nostri con l’ultimo 'A Moment, A Place And A Reason', pubblicato da Buill2Kill Records/Nadir Music, registrato presso i RockLab Studios di Torino.
Il mastering è stato effettuato ai Grapow Studios di Roland Grapow (Helloween/Masterplan).
Il titolo la dice lunga sull’intenzione dei Nostri: musicisti davvero validi, con importanti collaborazioni alle spalle,
che sanno come inverare il loro pensiero tramite lo strumento, rendendo il tutto Musica. Una Musica dove si evince la connessione e la preparazione dei musicisti, intenti a trasmettere emozioni e dare pieno sfogo musicale alle sensazioni del “qui et ora”, conseguenza del vivere a pieno il momento, il posto, secondo una ragione, sia nel bene che nel male.
Roby Bruccoleri (Voce), Salvo Vecchio (Chitarra), Luca Bernazzi (Basso), Claudio Rostagno (Batteria) ci proiettano in uno sfondo musicale Hard Rock, Progressive di notevole spessore emotivo, esecutivo, tecnico, intenso per trama compositiva, ottimo per produzione.
BAD NEWS
Boom!!! Volume a palla e adrenalina!
Hard Rock grintoso, una macchina che viaggia ad alta velocità.
Un brano intenso, accattivante, con un ritornello immediato, molto belli gli assolo affidati alla chitarra e alla tastiera.
Una potenziale Hit.
THE HAWK
Intro sognante che privilegia accordi lunghi per dare spazialità al suono, come un falco che guarda dall’alto lo spazio circostante. Via via ci si addentra all’interno di un hard rock melodico ben fatto, orecchiabile e che non tralascia l’impatto, il groove.
FEELING ALIVE
L’intro superbo della batteria ci porta all’interno di un riff di chitarra intenso e tecnico che, prende spunto da quanto fatto da Mr.Big, Van Halen, su cui il cantato risulta abbastanza gradevole. Il brano scivola via tranquillamente, forse un pò troppo.
WHO AM I?
Ballata spensierata e tranquilla, abbassiamo la tensione, e ci godiamo questo viaggio rilassante in moto, armati di sogni, jeans e giubbotto di pelle. Canzone davvero ben congeniata nel susseguirsi delle strofe e del ritornello,
il solo di chitarra risulta eccessivamente tecnico a mio avviso, data l’atmosfera del brano qualcosa di più pacato e melodico sarebbe stato più efficace.
TAKE A RIDE
Alziamo l’asticella e ci addentriamo in 'Take a Ride'. L’adrenalina combinata all’arguzia compositiva rende il tutto più esplosivo e dannatamente rock’n’roll, impetuoso e d’assalto. Un riff di chitarra che già dalle prime note ti proietta in un’atmosfera di fervore, la sezione ritmica schiacciasassi avanza e detta legge, il cantato narra la storia,
alternandosi nelle strofe e nel ritornello in maniera molto molto efficace.
Il brano è di breve durata, che faccio lo rimetto??? Ma sì!!..Facciamoci un altro giro!!
A DRINK AT THE VILLAGE
Intermezzo strumentale dal carattere bucolico, un momento di quiete all’ombra di un grande albero, ovviamente armati di birra, il nostro idromele in questo momento, respirando in tranquillità, ammirando questo paesaggio ameno.
Molto belli i contrappunti strumentali, i quali creano colori che esprimono la visione espressa nel titolo.
COME TOGETHER
Cover dei Beatles che non ha bisogno di presentazioni.
Qui presentataci in chiave hard rock, sicuramente con un’attitudine più cattiva e probabilmente una scelta dettata dalla passione per i Fab Four, ma in tutta onestà non aggiunge quel quid in più all’album.
INNER BREATH
Rientriamo in un’atmosfera evocativa e progressive, hard rock e d’impatto.
Un impatto studiato dove nulla è lasciato al caso, e dove tutto sta al posto giusto nel momento giusto. La sapienza compositiva dei quattro musicisti qui viene ulteriormente espressa nel susseguirsi delle parti della canzone.
Un brano molto evocativo dove il solo finale della chitarra sarà ottimo da cantare dal vivo.
THROUGH GLORIA’S EYES
L’intro mi riporta in testa 'Kickapoo' dei Tenacious D, ma il nostro brano si diversifica, proiettandoci in un ambiente particolare, vibrante, quasi esoterico.
Un arrangiamento che privilegia l’emozione, la spazialità sonora, alternando parti riflessive e parti di speranza.
Il cantante esprime al meglio questa tenzone nel dualismo delle strofe, interpretando al meglio questa visione attraverso gli occhi di Gloria. Una canzone densa di emozione e sentimento.
BLUES FOR FOOLS
Parlare di un brano Blues può risultare fallace o scontato, se si parte dal preconcetto della sua caratura di standard, cosa che, credo abbia talvolta limitato l’espressività nel fare blues da parte di altri artisti ai giorni d’oggi,
considerandolo esclusivamente un I-IV-I-V-IV-I su cui sciorinare fraseggi.
Quest’ultimo brano del lotto è un Blues per folli che fa diventare folli!
Brano che si evolve in potenza, divenendo un rock blues intensissimo, un ottimo modo per chiudere questo album.
'Blues For Fools' è ben ideato e strutturato, con notevoli episodi solistici affidati alle chitarre e alle tastiere.
I nostri Ivory credo abbiano realmente quella caratteristica che portano all’interno del loro nome, ossia la preziosità del plasmare ad arte il pensiero musicale sito nella mente, come si lavora l'avorio rendendolo, volente o nolente, un prodotto di enorme valore.
Musicisti ben preparati, sapienza nell’arrangiamento, groove, ritornelli accattivanti, ottima produzione, hanno tutte le carte in regola per essere una grande band.
Una piccola critica è il dazio pagato a gruppi storici come Deep Purple, Jethro Tull, Van Halen & Co. nell’arrangiamento e nell’interpretazione vocale e strumentale in alcuni frangenti dell’album, nonché la cover dei Beatles, che nulla accresce a quest’album, già di per sé ottimo.
Tuttavia è imprescindibile nel far musica, l’avere delle influenze, citarle e rendere omaggio alla storia.
Ogni musica che si ascolta, folgora e si pone nel nostro background, per cui giusto che sia in questo modo, resta il fatto che 'A Moment, A Place And A Reason' è un album da vivere, da ascoltare a pieno nel momento nel posto e per la ragione, che più ritenete opportuna.
Old Shaman