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Aita's Sentence

TrackList
- Anxiety
- Mammoth Trumpet
- Festering Slash
- North North West
- Aita's Sentence
- Coward
- The Guardian
ETRUSGRAVE - Aita's Sentence
(2016 - Minotauro Records)voto: 8.5/10
Con 'Aita’s Sentence', i toscani Etrusgrave tornano a pubblicare un album a quasi sei anni di distanza dal precedente 'Tophet'. La band di Piombino, capitanata dal chitarrista Fulberto Serena, accompagnato dagli ottimi Luigi Paoletti al basso, Stefano Giuggioli alla batteria e Tiziano Sbaragli alla voce, si presenta con sonorità tipicamente epic metal, ispirate anche alla musica classica e con passaggi vicini al progressive, testimoniati non solo dalla durata dei brani, ma anche dalla complessità di parecchi passaggi strumentali che, oltre a dare prova del talento compositivo ed esecutivo dei musicisti, contribuiscono a renderne meno statico e prevedibile il sound.
Sugli scudi, oltre al già citato chitarrista, autore di riff ed assoli magistrali, la sezione ritmica capace di alternare momenti di puro heavy metal cadenzato e martellante ad altri decisamente più melodici. Anche il ruolo della voce di Tiziano Sbaragli è fondamentale, trattandosi poi di un genere così particolare ma alle note positive, rappresentate in particolare dall’interpretazione delle parti recitate e di quelle più alte (gli acuti di 'Anxiety' e 'Mammoth Trumphet'), si accompagnano anche momenti meno riusciti, soprattutto nel caso dei brani in cui viene utilizzato il registro più basso.
Il disco si apre con 'Anxiety', un brano di oltre sette minuti caratterizzato da un riff ripetuto e da una ritmica lenta e a tratti stoppata ed ipnotica. Vera chicca è l'assolo di Fulberto Serena, che rimanda alla musica classica e che per lunghi tratti ricorda il miglior Malmsteen (quello degli esordi per capirci). Questo influsso nella composizione degli assoli si farà sentire anche più avanti, in 'Festering Slash' e in 'Aita's Sentence', risultando uno dei tratti caratterizzanti lo stile dell'axeman toscano.
Ancor più riuscita la successiva 'Mammoth Trumpet', lenta, cadenzata e pesantissima almeno nella prima parte. Trattandosi infatti di un brano di oltre sette minuti di durata nel tipico stile degli Etrusgrave, c'è spazio per accelerazioni e pause. Ed è proprio nella parte più veloce che i toscani, tutti, danno il meglio. Le parti vocali infatti sono più acute e su queste Sbaragli va alla grande e la sezione ritmica non sbaglia un colpo, lasciando così lo spazio, nella lunga sezione strumentale, alle evoluzioni chitarristiche di Fulberto Serena.
Veniamo alla già citata 'Festering Slash', brano vicino ai dieci minuti, quasi una suite, la cui parte iniziale è lenta e recitata, quasi una canzone nella canzone. Ma il ritorno a sonorità veloci ed epiche non si fa attendere, questa volta con una pennellata melodica in strofa e ritornello che contribuisce a rendere più facile l'ascolto di un pezzo lungo ed articolato.
All'opposto troviamo 'North North West', il brano più corto dell'album, nei cui tre minuti di durata non trovano spazio grandi variazioni di sonorità o stile, lasciando però l'impressione di un pezzo riuscito e coinvolgente
È poi la volta della title track 'Aita's Sentence' che parte lenta come 'Festering Slash' e come quest'ultima tende ad accelerare. Le sonorità sono di ampio respiro: davvero riuscito il passaggio da bridge a ritornello e la voce di Tiziano Sbaragli è in splendida forma dando ulteriore prova di come, sulle tonalità alte, il cantante abbia davvero pochi rivali.
I brani che chiudono l'album 'Coward' e 'The Guardian' (la cui parte arpeggiata iniziale ed il cantato meritano davvero) seguono ancora il solco tracciato fino a qui: riff magistrali e sonorità grandiose, cambi di tempo e passaggi strumentali mai scontati o ridondanti, a testimonianza del fatto che la band è composta da musicisti eccellenti ed ha uno stile del tutto particolare sia nella composizione dei brani che nella loro esecuzione.
Naturalmente l'ascolto non è dei più semplici, soprattutto per chi non ama canzoni particolarmente lunghe e complesse ma, per chi cerca qualità ed ha voglia di esplorare i territori dell'epic, 'Aita's Sentence' è un ascolto più che consigliato.
Davvero complimenti ai nostri e un caldo invito a non farci attendere altri sei anni per far pubblicare un nuovo lavoro.
Alberto Trump