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Hate & Blood

TrackList
- Hate & Blood
- Rain
- Treno dei Guai
- Ad Un Amico
- Orgoglio
- Energia
- Thousand
- Whatever You Say
- Mystic Rain
- Vedo Il Buio
- Sorridi alla Vita
- Un Giorno
- Lettere ad un Soldato
ANGUS BIDOLI - Hate & Blood
(2017 - Autoprodotto)voto:
Chi sia Maurizio 'Angus' Bidoli penso lo sappia anche il salumiere sotto casa mia. Se si parla di metal rock italiano la figura del popolare chitarrista romano non può passare sotto silenzio. Autore per anni con i suoi Fingernails di brani passati alla storia del metal italiano, militando poi in altri gruppi (su tutti i Childhood) inerenti sempre la sfera rock, il nostro chitarrista/cantante ha deciso di mettere in circolazione questo cd virtuale composto da 13 brani di hard rock blues '70 , in pratica un'antologia che propone composizioni dell'artista romano registrate nel nuovo millennio e che difficilmente potevano trovare collocazione nella discografia della banda madre.
Il cd vede il nostro rocker suonare tutti gli strumenti e dilettarsi al canto con la sua voce grezza che sembra provenire dai polverosi deserti texani. Si parte con la title track, un blues/rock aggressivo che sconfina nei tempi andati, segue la splendida 'Rain' dove la guitar sembra uscire dai fumosi locali del blues anni '60, la voce calda di Angus fa la sua parte con estrema bravura coinvolgendo emotivamente, sono già entusiata di questo ascolto! La produzione è scarna, molto settantiana e l'effetto è di trovarsi indietro nel tempo. Un lavoro dove Hendrix, Cream, Ten Years After, il blues sporco della louisiana saltano alle orecchie senza trovare ostacoli.
'Treno dei Guai' inizia la parte cantata in italiano, il suono si avvicina adesso più all'hard rock, il testo non è banale come da tradizione del Bidoli stesso, ma è la struggente 'Ad Un Amico' che scatena il lato melodico ed emozionale delle composizioni di questo album, dedicata all'eterno amico Ricky 'Duracell' Lipparini (R.I.P.) e ai tanti amici persi nel tempo, si sente tutto quanto ha lasciato nel cuore del rocker romano, commovente l'interpretazione vocale:10 e lode!
I brani sono stati composti e registrati in momenti di sfogo tirando fuori note ed influenze della gioventù del nostro rocker, 'Orgoglio' è un brano oscuro capace di tirare fuori le unghie in momenti rabbiosi con stacchi chitarristici di ottimo livello. Hard blues per 'Energia' dall'incedere trascinante, 'Thousand' è la più vecchia del lotto risalendo a oltre 20 anni fa, il profumo di storia si paventa nota dopo nota, forse la migliore song dell'album, americaneggiante e fottutamente bluesy.
Il contesto musicale fin qui descritto prosegue con 'Whatever You Say' molto simile a 'Thousand', il flavour blues è palese, la classe e l'eleganza nel proporlo è genuina, insomma chi era abituato a seguire le gesta scatenate dei Fingernails qui troverà una faccia completamente diversa, le radici musicali di Bidoli si esplicano positivamente e si esaltano ad esempio nella malinconica 'Mystic Rain' strumentale acustico di 5 minuti che non annoia mai ed emoziona molto.
L'armonica ci introduce 'Vedo Il Buio' ballata rock blues dalla melodia accattivante, in breve il ritornello entra in testa e vi rimane a lungo, buon segno quindi. 'Sorridi alla Vita' segue un po' il sentiero tracciato dal resto dei brani, sempre accompagnato da un bel testo.
'Un Giorno' ha suoni molto intimistici con pochi picchi e un ossesivo refrain mentre 'Lettere ad un Soldato' chiude questo album sempre con questo tono più intimo mistico che spesso è risuonato all'interno degli altri brani.
Arrivati in cocnlusione se vi aspettavate un cd a base di rock'n roll sfrenato girate a largo, se invece volete scoprire le radici e le influenze che hanno caratterizzato il percorso musicale di Angus Bidoli dovete assolutamente mettervi in contatto con lui per farvi inviare i file. Le testuali parole di Maurizio son queste: "Non vendo questo album ma lo metto a disposizione di chiunque voglia riceverlo gratuitamente, basta scrivere al mio indirizzo mail (m.bidoli@tiscali.it) oppure tramite facebook, sono solo curioso di vedere come reagisce il pubblico di fronte ad un genere diverso dal solito ma che racchiude la storia della musica rock che ognuno dovrebbe studiare."
Dal canto mio posso affermare che ne sono rimasto piacevolmente stupito, poi fate voi.
Klaus Petrovic