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Times Of Anger

TrackList
- Liar
- I Hate Myself
- Yours Faithfully
- Dionisus
- 13 Years Old
- Times Of Anger
- Monster I Became
- The Plastic Beast
CHARLOTTE IN CAGE - Times Of Anger
(2018 - SLIPTRICK RECORDS)voto:
Sulla loro pagina Facebook si definiscono come genere Metal, ma, a parte qualche sconfinamento momentaneo in passaggi più duri in termini di ritmica (si senta per esempio "13 Years Old"), ribadisco rimangono accenni, parentesi, sospensioni da quello che è il quadro più generale. Il contesto musicale in genere mi rimanda agli anni della mia adolescenza durante i quali, oltre al buon vecchio metallo, avevo degli sconfinamenti verso territori musicali che per me all'epoca risultavano oscuri, macabri e spesso dissonanti.
Il combo prende vita nel 2015 in quel di Salerno e dopo i vari e soliti cambi di formazione si stabilizza con Susanna Angelino al basso, Annalisa Barra alla batteria, Marianna Forino alla chitarra e Luciana Gianiello alla voce, tastiera e chitarra ritmica e, con queste quattro pulzelle, sforna in questo anno in corso gli otto pezzi contenuti in questo "Times Of Anger", per una trentina di minuti di musica.
Il non - conformismo degli iniziati veniva definito da Adorno per indicare una sorta di illusione nel momento della semplice fase di attesa di quell'improvviso lampo di nuovo che finisce per trasformarsi ogni volta nel ritorno ossessivo dell'antico. E' da questo antico che Gianniello e allegra brigata apparentemente si sentono lontane citando nelle influenze loro, tra le altre, bands come Kittie, Hole e Pussy Riot; ma è con il vecchio che debbono fare i conti e pagarne il prezzo nelle atmosfere e nei passaggi vocali. Persistono degli errori qua e là che possono essere rimediati con il tempo e la esperienza (nella title track "Times Of Anger" compaiono incertezze nella composizione generale del pezzo dove per esempio gli stacchi musica/cori risultano un tantino forzati), ma per il resto il cd suona decadente, pesante, oscuro, immobilizzato, oscillante tra Gothic e Post Punk anni 80.
Dalla lezione di gruppi come Clan Of Xymox e Dead Can Dance, per citare due nomi così a caso, potrebbe trarre, il combo, nuova linfa e addentrarsi in percorsi più congeniali alle vocalità e alle linee ritmiche di tutta la band. Interessante il connubio voce pulita e voce in growl: da affinare sicuramente nella scelta delle tempistiche ma sicuramente siamo sulla buona strada; eviterei i segreti e i trabocchetti circensi di quel vecchio mago di King Diamond.
"Yours Faithfully" è il punto non di arrivo ma una nuova partenza: la sintesi di tutto il discorso fatto fino adesso; bellissimo viaggio dagli anni 80 con l'inizio del basso, alla metà anni 90 con il growl che spadroneggia. L'atmosfera dettata dalla chitarra è fuori tempo, fuori da un contesto temporale. La voce della cantante sanguina sudore sui petali bianchi di gigli portati via dal vento. Breve ma intensa, un buon episodio musicale, da affinare sicuramente ma da non buttare. Continuate così.
Non da ultimo, oltre alla proposta musicale, c'è l'impegno di dar voce alle donne che non si arrendono e che lottano ogni giorno per i propri ideali. Ispiratesi ai movimenti "Riot Girls" anni 90 hanno portato avanti fin dagli esordi questi tipo di mentalità e lo hanno tradotto in musica. Stante la zona territoriale che, ahinoi, storicamente come in diversi ambiti artistici documentato, non ha certo brillato in espressioni libertarie e cristalline di uguaglianza, parità ed emancipazione nei confronti delle donne, il moniker scelto vuol essere oltremodo un baluardo, un monito una sorta di fantomatica Carlotta che vuole librarsi in volo fuggevole, scappando da quella gabbia nella quale è intrappolata sia per paura che per contesto sociale.
Leonardo Tomei