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Voland 2
VOLAND - Voland 2
(2018 - Masked Dead Records )voto:
Una tastiera oscura e un coro epico aprono il lavoro dei Voland dal titolo 'Voland 2'. Questo avviene in '1917', song potente e ben cadenzata, alternando ritmi veloci a rallentamenti improvvisi, voce growl e pulita, quest'ultima supportata e sostenuta da backing vocals ben fatte Bello il finale con un blast beat, non banale come i soliti e chitarre ritmiche che fanno muro. Unico appunto il volume troppo sostenuto di keys e synth, sovrasta troppo gli altri strumenti.
La successiva 'Ottobre' ha un inizio classico black metal style, inframezzato subito da un riffing rallentato con gusto che lo rende ben diverso dal solito pezzo black. Belli i testi riferiti alla rivoluzione di ottobre, per certi versi (prendetela con le pinze come affermazione) ricordano un po' nelle atmosfere, con le giuste e dovute differenze, gli storici Dark Lunacy. Stupenda la variazione finale del brano, epica e che dimostra, ancora una volta, che si può far black componendo brani diversi dalla massa.
Una voce lirica maschile d'altri tempi ci indirizza verso 'Dubina' dai bellissimi arrangiamenti, come un'orchestra che passa da un ritmo all'altro senza far cedere mai il pathos presente nel brano. La chiusura è riservata a un refrain ipnotico nel suo ripetersi fino a che il brano non termina.
Siamo alla fine del nostro viaggio nella rivoluzione d'Ottobre e ci pensa un triste violino nell' 'Outro' di questo bel mini, che spero sviluppi al più presto un full lenght, data la capacità compositiva espressa dai Voland.
Assolutamente consigliato a chi ama il Symphonic Black non banale e ricercato.
Alex G.