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Ecdysis

ENOCH - Ecdysis
(2020 - Autoprodotto)voto:
Quando si ascolta un lavoro come 'ECDYSIS', ultimo EP dei casertani Enoch, ci si emoziona. Ascoltare Symphonic Black Metal italiano è sempre una grande gioia, soprattutto se ideato e realizzato nel migliore dei modi, come in questo caso. Certo è, che, riaddattare uno stile come il symphonic black metal oggi, è parecchio complesso.
Facendo un passo indietro, gli Enoch si sono formati nel lontano 2005. Nel 2007 esce il loro primo EP, "Angel of perdition", che contiene 5 tracce, le cui sonorità risultano di stampo tradizionale, senza nessun tipo di personalizzazione, proprio per questo motivo ha subito varie critiche.
In effetti c'è da dire che gli Enoch nascono come cover band dei Cradle of Filth e Dimmu borgir, ed in effetti questo EP sembra fatto a immagine e somiglianza. E' un inizio di un percorso che mostrerà davvero chi sono gli Enoch e cosa son capaci di ideare. Nonostante i vari cambiamenti di formazione, il gruppo è rimasto compatto e deciso spinto da una forte passione e verso una crescita artistica oltre che personale.
Dopo l'uscita del primo EP, esattamente nel 2008, il tastierista parte integrante del gruppo, lascerà la band. Nel 2010 esce il primo full lenght "Tenebra", dove si riesce ad individuare uno spiraglio di crescita e di cambiamento. Nel 2011 la formazione varia nuovamente, ma stavolta con l'entrata di un bassista. Si arriva al 2013 in cui decidono di interrompere l'attività live per dedicarsi a "Ecdysis", infatti continua lo stesso anno, la stesura del songwriting. Le tracce vengono registrate nel 2015, la voce a fine 2019 e ad aprile di questo anno la fase di mixaggio e masterig viene completata ed il 14 aprile questo lavoro vede la luce.
L'ep si compone di quattro tracce. "Altered Fate" fa da intro, un intro molto più completo e orecchiabile che fa spazio a "Ecdysis", titolo omonimo dell'album, in cui spicca una voce bassa e decisa ben allineata con il resto degli strumenti, dai riff di chitarra, agli assoli, ai beat della batteria e al basso. Le tastiere sono presenti anche se son registrate. Seguono "Extinction" e "Synthetic" in cui emergono sfumature oscure e gotiche. E' un lavoro che merita di essere ascoltato, e personalmente mi ha colpito sin dal primo ascolto. Mi rincuora sapere che in Italia esistano artisti così validi e che riescano a creare lavori come questo, grazie alla dedizione e alla passione. Correte ad ascoltarli!
Nora