Come ho spesso avuto modo di dire, il punk/hardcore italiano non tramonta mai, e se ormai sono passati oltre 30 anni dagli inizi c'è un continuo rinnovo generazionale, che porta spesso band altamente positive. Una delle ultime a uscire sulla scena è questo duo piacentino dal nome Deriva. 

Unitisi a inizio anno, costretti dal primo, e speriamo ultimo, lockdown a scrivere e produrre chiusi nelle proprie abitazioni si sono poi trovati a fine chiusura a casa di Libo (chitarrista, bassista e producer) e qui nel suo condominio hanno unito le forze tirando fuori questi 6 pezzi che compongono il loro primo Ep 'Senza Respiro'. Dicevo che sono in due, l'altro è Zanna (cantante e autore dei testi), mentre per la batteria si sono affidati alla tecnologia, ma questo non inficia il risultato finale grazie alla buona produzione dalla quale non traspare l'artefatto.

Tra l'altro i ragazzi hanno già pronti altri sei brani + intro per una prossima uscita, ma teniamoci al presente che vede partire l'Ep con la 'Intro-Asfissia', brano claustrofobico strumentale che ben descrive il suo titolo, a seguire si parte alla grandissima con 'Futuro?' che ricalca i canonici stilemi delle band italiane anni 80/90, testo interessantissimo e ritmi elevati, complimenti: "Se non cambi tu, non cambierà mai..'

Ancora più rabbiosa 'Viperidae' che dopo un avvio furioso rallenta per scandire il testo con tutta la sua rabbia per poi dare la sterzata finale. Ci piacciono i Deriva e 'Metropolis' con il suo ritmo ferroviario ci da l'esatta definizione del sound che creano, sferragliante come una locomotiva su un binario senza fine, tracce di nichilismo spiccio ad ornare il testo.

Più moderna 'Anima Rosso Fuoco' che trasuda di Black Flag versione 3.0, asissiante e rinchiusa nel suo suono senza respiro.. Chiude la furia iconoclasta di 'Schiaffo e Cintura' che mi ricorda alcune cose dei primi Skruigners.

Le basi ci sono, vanno affinate ma sono certo che i Deriva spaccherano a lungo i culi!

Gary Stone