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Silent Water

TrackList
- Bloody Fountaine
- Grave T Wonder
- Two Good Sisters
- Sick
- Silent Water
- Blue Whale
- Human Impact
- Viper
- Maiden
- Era Horizon
GRAVE-T - Silent Water
(2020 - Seahorse Records)voto:
Nelle informazioni aggiuntive si legge che la scelta del moniker ha una motivazione ben precisa: una denuncia di immobilismo della scena underground torinese, una assenza totale di interesse verso le band che cercano di emergere, un assoluto e drammatico silenzio tombale (da qui Grave-T) per quanto riguarda le proposte relative a rilanciare quella scena, che a detta dei componenti del combo, era molto attiva negli anni 90 nella loro città.
Tutto condivisibile ed anche fin già troppo noto (Pino Scotto nel 1992 cantava sopra un palco, o forse urlava, l'urlo disperato di mille bands); mi è capitato fra le mani un vecchio HM (rivista musicale specializzata) datato febbraio 88... ebbene fra le lettere (non mail) che giungevano all'epoca in redazione ce ne erano provenienti da coloro i quali denunciavano la mancanza di spazi per suonare e potersi esibire, l'annoso problema di trovare uno posto da adibire a sale prove, oppure altri lamentavano il fatto che il Metal fosse percepito come musica altamente poco commerciabile, o quanti si dolevano della propria condizione di metallaro residente in un ameno paesino di una anonima provincia italica. Ordunque farne il proprio credo ontologico, mi pare ridondante, pomposo e alquanto aleatorio. Ma tant'è; non sempre si può essere aggiornati su ogni singola cosa perchè è anche vero che tempus edax rerum.
Ma veniamo alla musica proposta su questo cd di debutto del four pieces subalpino, musica che viene definita dallo stesso sulla propria pagina Facebook come Grave Rock e cioè ciò che, attraverso diversi stili e generi musicali, imprime potenza e armonia. Proprio su questo punto mi trovo purtroppo a disquisire: non sempre l'elemento originale può scaturire dal mischiare le carte in tavola e servire una nuova mano. Spesso si rischia di finire di salire faticosamente sopra una torre di Babele, senza per altro vederne la cima, oppure, e qui è il nostro caso, di creare un coacervo di stili, di influenze, un dedalo oscuro di passaggi e ritmi. In generale ci troviamo di fronte ad un sound post Grunge con entrate in tackle scivolato da parte di laminati metal moderno.
Ma fra i dieci pezzi qualcosa da salvare c'è, qualcosa di ascoltabile esiste e guarda caso sono proprio quelle tracce che ben si presentano per orientamento, che sono nettamente delineate. La opener scimiotta un po' nel cantato quel funambolico di Danzig ultimo periodo, però nel complesso ha un buon incedere abbastanza coinvolgente con la chitarra che sembra che stia rincorrendo se stessa. Anche la seconda traccia non è male e presenta un bel tiro una via di mezzo tra Biohazard e Rob Zombie e anche la durata, con i suoi 2.54, è azzeccata. La settima traccia "Human Impact" è diretta, lineare, e di facile ascolto, ma non banale, semplice o scontata ed il cantato ha una linea decisamente aggressiva anche quando abbassa lievemente i toni.
"Viper" presenta il lato lisergico, sognatore e melanconico, forse decadente, degli animi dei quattro strumentisti: un appunto positivo agli assoli del chitarrista che mi sono risultati molto caldi ed appassionati sebbene a volte, proprio per questa caratteristica, appaiono un po' slegati dal contesto generale; anche le linee di basso si dimostrano ricercate non fumose ed assemblate bene con il resto. Altra canzone degna di nota è la bluseggiante "Maiden" un incrocio passionale fra la tradizione metropolitana dei Ritmo Tribale e le atmosfere sconfinate create dalla chitarra di Ciotti. Una buona rock song sanguigna, energica e ardente.
Nel complesso, a parte le canzoni trattate, questo debutto non mi ha pienamente convinto, si perde spesso nelle paludi musicali di un certo Grunge a la Alice In Chains; ma essendo la prima opera i Grave-T avranno tutto il tempo per aggiustare il tiro.
Leonardo Tomei