'Vulnera' dei Mysteria Noctis, band lombarda attiva dal 2015, ci porta nel mondo drammatico della ricerca esistenziale, con un prog rock tendente al metal molto melodico.

Parlando di prog Rock non si può ignorare il fattore tecnica e capacità di mescolare vari generi che in questo caso vanno dal jazz, per passare al Rock Prog italiano anni 70 e 80, al Glam Rock (bello e particolare l’inizio di 'Red Sea'), ad alcune parti in stile Tool (dal terzo minuto di 'Night Light'), o parti di chitarra e batteria che mi hanno ricordato gli Alter Bridge ecc…

In ogni caso tutto sembra essere messo in secondo piano rispetto alle parti vocali e quindi ai testi, che è una particolarità del cantautorato.

Tanto è vero che non ci troviamo di fronte ad un album pieno di assoli, ma piuttosto a costruzioni melodiche dove ogni tanto esce fuori la chitarra o la tastiera.

La  ricerca di mescolare vari generi non sfocia però in qualcosa di innovativo, bensì in una rielaborazione di varie parti abbastanza standard per ogni genere musicale se isolate, d’altro canto anche le poche parti soliste non brillano per fantasia e personalità ed anche i suoni di chitarra e synth non sono abbastanza curati, eccezion fatta per il suono di pianoforte.

Ma probabilmente come dicevo prima l’intento principale è fare delle canzoni piacevoli da ascoltare senza troppe pretese dal punto di vista compositivo ed è un peccato perché secondo me le potenzialità per fare qualcosa di più innovativo ed articolato potrebbero esserci.

Parlando del cantato ho notato in alcune parti, poche per la verità, delle pecche di intonazione, quindi il mio consiglio è di curare un po’ meglio in fase di registrazione i dettagli se si vuole proporre un album perfetto dal punto di vista esecutivo.

Tirando le somme questo è un album abbastanza piacevole da ascoltare, ma la band deve ancora trovare la maturità compositiva, cosa che potrebbe avvenire con il prossimo album visto che il brano più interessante di questo 'Vulnera' è proprio l’ultimo 'Red Sea', dove la band si è lasciata un po’ più andare e sembra aver trovato delle soluzioni più originali.

Vexime