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Lilith

TrackList
- Silver
- Fire
- Lost
- Ghost
- Hurt
- Eyes
- 1111
- Wind
- Devils
- Lilith
- Barracuda (Heart cover)
- Whisper
IT'sALIE - Lilith
(2020 - ROAR! Rock Of Angels Records)voto:
Uscito il 18 settembre del 2020 per la greca ROAR! Rock Of Angels Records, “LILITH” è l'album di esordio dei IT'sALIE, scritto così per giocare sulla provenienza italica del combo e la parola “lie” appunto, ma qui di bugie se ne dicono poche perché il disco è un genuino hard rock al sapor metallico (che piace tanto a noi giovani d'oggi), che va subito al sodo senza perdersi in fronzoli e orpelli in cui la fa da padrone la voce dell'ottima Giorgia Colleluori (Sinner).
Il resto della band è composta dal chitarrista Raffaello Indri (Elvenking), dal batterista Camillo Colleluori (Ex-Eternal Idol) e dal bassista Simon Dredo (Alex De Rosso Band, Room Experience), tutti elementi di una certa esperienza che si sente tutta nelle 12 tracce dell'opera: il disco non ha una virgola fuori posto, tutto è suonato con estrema perizia e feeling giusto.
E tutto suona giusto anche in quanto è stato prodotto dal veterano Mat Sinner, che ha collaborato anche alla stesura dei pezzi e duetta con Giorgia nel brano “Hurt”, e mixato da Dennis Ward (Unisonic, Pink Cream 69). A chiudere il comparto guest star ed impreziosire il tutto abbiamo il chitarrista Jorn Viggo Lofstad (Pagan’s Mind, JORN) e Alex Beyrodt (Primal Fear, Voodoo Circle).
Come si dice dalle mie parti la "ciccia" è tanta ed è cucinata da leccarsi i baffi: si parte subito con il piede giusto con “Silver” e “Fire” (di cui è uscito anche il video), che, se non vi fanno perlomeno tenere il tempo con il piede, vuol dire che siete morti e non lo sapete ancora e si prosegue con “Lost”, che ha quel pizzico di Alter Bridge nella ricetta che a me piace e anche molto.
Già in questa manciata di brani si sente che qui le cose si fanno sul serio, il suono è bello robusto e la voce di Giorgia convince per le tante sfumature e per la potenza che ha e il songwriting, pur rimanendo più o meno fedele agli stilemi del genere, non è mai banale, ma è sempre convincente. Si prosegue con la più cadenzata “Ghost”, per passare al già citato duetto con Mat Sinner :“Hurt”, pezzo brillante e movimentato, una delle vette del disco.
“Eyes” è una bella heavy ballad di stampo classico che ribadisce, se ce ne fosse stato ancora bisogno, l'assoluto valore della band tutta e la professionalità del prodotto, molto bene. Tra l'altro, anche se dovrebbe essere superfluo, va fatto un plauso all'ottima pronuncia e alla buona scrittura dei testi in inglese.
Segue la mid-tempo “Wind”, dagli echi settantiani e alla briosa “Devils” a cui fa da contraltare la title-track “Lilith”, ricca di pathos, altra grande prova vocale, se occorresse ribadirlo.
Giunti al penultimo pezzo arrivano poi i fuochi d'artificio, ci pensa la cover di “Barracuda” delle Heart della quale sono rimasto veramente ammirato, applausi! Il disco si chiude con un sospiro, “Whisper”, altra ballatona bella larga, altro tassello convincente di questo bel puzzle a nome IT'sALIE.
Dunque, parafrasando il santissimo Piero Ciampi, il disco “ha tutte le carte in regola” per soddisfare chi ha a cuore l'hard rock: ha tutto il buono di suonare in modo fresco, anche se non sarebbe assolutamente sfigurato nella discografia di chi amava questa musica anche trenta e più anni fa.
Cristian Angelini