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Covered With Rust

ANTHIPATIC - Covered With Rust
(2020 - Autoprodotto )voto:
I vecchi Cannibal Corpse sono tornati: questo è stato il mio primo pensiero dopo avere ascoltato la traccia d’apertura di questo disco. Qui si torna alle radici del Brutal Death Metal e ci si rifà, più o meno apertamente, ai primi quattro lavori dei sopraccitati Cannibal Corpse, noti mostri sacri del genere; la cosa potrebbe sembrare poco promettente per tutti coloro che (come il sottoscritto) dubitano aprioristicamente dei lavori poco originali, specialmente se rappresentano un esplicito riferimento a band indiscutibili come quella di cui sopra. In questo caso le cose sono diverse e diverse anche le migliorie apportate dai nostri al sound dell’inossidabile quintetto di Buffalo. Gli ennesimi cloni ? Più che “cloni”, potrebbero essere definiti “figli”, un titolo che certamente renderebbe maggiore giustizia.
Il sound è senz’altro codificato, ma le tracce godono di un riffing abbastanza vivace e sono spesso sviluppate in maniera tale da rimanere in testa. L’impiego di qualche partitura più snella e veloce, vicina allo stile di Dying Fetus o Skinless, riduce infatti almeno di un poco la ripetitività delle trame: queste si posizionano tra uno “slam” e l’altro, ridando spinta al pezzo e conferendo al tutto un senso di dinamicità che spesse volte latita in lavori di questo tipo.
Nessuna traccia in particolare da segnalare. Qui siamo di fronte ad lavoro solo per affezionatissimi, anche se riuscirebbe a far scatenare in headbanging furiosi anche l’ascoltatore più pacato.
Giuseppe 'Dissected' Patella