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For Our Culpable Dead

TrackList
- A Subjective Tragedy
- For Our Culpable Dead
- The Unattainable Joy
FEED THEM DEATH - For Our Culpable Dead
(2020 - Brucia Records)voto:
Feed Them Death è un particolare solo project creato da Void nel 2017, dedito ad un connubio di Avantgarde in un tappeto di ottimo Death/Grind molto tecnico.
Immediatamente crea un EP con 5 tracce che sarebbero state poi ri-registrate e aggiunte a sette nuove canzoni per far parte del primo full length "No Solution / Dissolution" uscito nel novembre 2018 . Nell'aprile 2020 esce il secondo full lenght "Panopticism: Belong / BeLost"
Nel corso del tempo questo progetto ha sempre usato la filosofia della "porta che si apre e che si chiude" collaborando nella composizione con vari esponenti del mondo underground di varie sfumature: Drone, "rumoristi" dell'Industrial, Sludge/Doom, Black Metal, Hardcore Punk ecc creando un atmosfera brutale, dolorosa, riflessiva.
Il 2 novembre del 2020 esce "For Our Culpable Dead", questo nuovo EP di cui parleremo, i testi scendono nei recessi del dolore interiore, fisico e metafisico, l'alienazione moderna e la tragica plasiticità. La produzione è più che buona e limpida.
L'opera si apre con "A subjective tragedy", un suono stridente che pare di una macchina di fabbrica inceppata ci sbatte immediatamente un esplosione Grind devastante con blast beat, un riff assassino e una voce cavernosissima alternata da laceranti Scream, il tutto alternato da stop con arpeggi lenti atmosferici, creando un clima metallico e gelido, psicologicamente paranoico e doloroso per poi ripartire con brutali riff in puro stile Death alquanto drammatici infrangendosi di botto nel finale.
Si prosegue con la titletrack "For Our Culpable Dead" , la tecnica è sempre precisa ed eccellente, anche qui, dopo un giro di basso dal sapore Sludge ti esplode tutto in faccia immediatamente con feroci growl e scream massicciamente esaltati da blast beat letali e riff mastodontici. L'atmosfera cambia in continuazione con delle pause dove i riff e riverberi ci colpiscono i nervi con suoni stridenti e "meccanici", quasi Drone, seguiti nuovamente da un magma di potenza e paranoia arrivando ad un arringa che sembra arrivare da una vecchia registrazione lontana, un uomo che digrigna la sua rabbia e disperazione.... ad un certo punto tutto si ferma lasciando il posto ad un suono di pianoforte malinconico e nervoso al tempo stesso avvolto da echi Industrial in stile "spazio profondo" che crea una vera sensazione di vuoto, dilatata fino a sfumare e ad interrompersi portandoci immediatamente all'ultimo brano dell'EP "The unattainable joy".
Il brano più tecnico dell'opera che si presenta in veste "Modern Death Metal" con scream che sferzano sul Black Metal e riff molto densi e una batteria che non dà tregua e sempre precisissima, a tratti seguendo lo schema classico dell'Hardcore punk, l'atmosfera è sempre molto gelida e cupa piena di angoscia, ottime le pause dal sapore Doom sempre accompagnate da quel tocco industrial che rende tutto dissonante e allucinato, come in preda al terrore e a pensieri disperati penetranti spegnendosi in un ultima sfuriata finale.
A parer mio "For Our Culpable Dead" è una perla della musica di avanguardia unita alle frange più estreme del Metal, il suono è perfetto e il messaggio che vuole trasmettere è chiaro e sincero, il tutto è suonato in modo eccellente. Concettualmente può diventare una sorta di anatema per questo scorcio di storia contemporanea e a quelle correnti o generazioni che hanno consegnato il mondo alla disperazione e ad una felicità irraggiungibile,con una canzone ispirata al mito di Faust come scritta da Fernando Pessoa, e le altre due tracce basate su scritti di T.Adorno sulla mercificazione dell'arte - e la musica moderna in particolare.
A tal proposito Void dice della sua creatura: "Il progetto Feed Them Death fa musica che non è adatta per un consumo insensato".
Consiglio questo lavoro a tutti gli amanti di queste tematiche, alla musica avanguardistica e cerebrale e ovviamente alla sana brutalità. Può essere un ascolto impegnativo... ma sempre liberatorio e gratificante!
Draugar



