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Inizio Cantiere

TrackList
- Pipistrelli (le mie ali nere)
- Aspettando I Soccorsi
- Autocritica
- Come Vipere
- Carnevale
- Brucia Tutto
- Pipistrelli
- Aspettando I Soccorsi (che non arrivano)
- Sex Symbol
- A Carnevale Ti Spostano Il Pugnale
- San Valentino
- Una Botta E Via
- Respiro
- San Valentino Di Sangue
THE UMARELS - Inizio Cantiere
(2020 - Autoprodotto)voto:
Probabilmente la testata della nostra webzine non è molto chiara per alcuni, o forse non ne è palese il contenuto trattato, tant'è che qui in redazione a Italia di Metallo (e tengo a precisare metallo) è giunto questo lavoro del duo proveniente da Reggio Emilia. Probabilmente hanno voluto fare un piccolo scherzo, burlarsi un po' di quella fede dura e pura di noi vecchi e forse antichi scuotitori di teste, perchè altrimenti non si spiega la presentazione ad una webzine come la nostra di questi 14 pezzi che stanno fra il Pop moderno ed un Rock molto patinato e corretto nei contenuti prettamente musicali.
Dalla scarna biografia si legge che i due hanno voluto dar vita a questo progetto per far emergere il cinismo, il sarcasmo, la malinconia, la rabbia, insomma di tutto e un po', che probabilmente è nelle loro corde emotive e che permea le loro anime, ma che in linea generale rimane un tentativo di impresa.
Immagino la faccia e le risate dei due di fronte alle varie recensioni degli addetti che nel frattempo cercano di trovare fuoriuscite linguistiche assai tortuose, ma invano, perchè vittime di una parabolica supercazzola musicale.
Si sono divertiti probabilmente a mischiare il mazzo e, come abili e navigati bari, e come tali ci illudono, ci fanno credere di riuscire a vincere ma alla fine rimaniamo sempre sbigottiti, delusi e perdenti come di fronte al gioco delle tre carte.
Alcuni brani potrebbero essere presentati tranquillamente ad uno dei tanti programmi televisivi che si basano sulla viril tenzone canora, altre composizioni si rifanno a quel pseudo cantautorato moderno in bilico tra Negramaro, Placebo et similia.
La lettura che danno delle proprie oscillazioni emotive, le quali vagolano tra rimpianti e rimorsi di due quarantenni disillusi ed arrabbiati, secondo me non si esplicano pienamente nelle strutture armoniche che a volte si ripetono song by song in un loop paranoico. Questi 14 pezzi, avrete già capito ovviamente, non si addicono per le orecchie dei puristi, dei nostalgici, dei difensori della fede, ma strizzano l'occhio a quella produzione musicale italica in odor di fiori sanremesi.
Decisamente interessante, come caso isolato, risulta essere "Una Botta E Via" dove un arpeggio ipnotico lascia spazio alla furia ossessiva del cantato anche se perfino in questa canzone abbiamo delle derive a melodie già sentite.
Per concludere troviamo è vero tanta melodia messa insieme anche in maniera armoniosa ma si sente il già sentito, il già ascoltato, si rischia quasi a volte lo scivolamente a paurosi mix con canzoni precedentemente famose; il lirismo a volte è azzardato e cerca di affondare in un no sense che lo riduce a schemi precofezionati; infine la linea di cantato nelle varie canzoni non muta evidentemente da un registro comodo e consono per questi orizzonti, ma che non prende le distanze da una medietà vocalistica senza eccessive punte di sorpresa.
Leonardo Tomei