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The Blue Dawn

TrackList
- Mission N°773
- Landing On Axtradel
- The Invasion
- Escape To Blue Planet
- Solar Wind
- Life Creators
- The Blue Dawn
- Sands Of Yazukia
- Flags Of Victory
- The Supreme Being
ODD DIMENSION - The Blue Dawn
(2021 - Scarlet Records)voto:
L' album si apre molto bene con un intro che dichiara immediatamente lo status professionale della qualita' del suono del gruppo, per poi svilupparsi in una successione di pezzi composti ed arrangiati intelligentemente.
I paragoni con i Dream Theater sono presenti, ma allo stesso tempo non scontati. Per essere sincero, preferisco gruppi come gli Odd Dimension ai Dream Theater post 'Images&Words', l'unico album dei DT che ho adorato da cima a fondo, dato il fatto che l'anno seguente John Petrucci si e' rinchiuso nella sua gabbia di riff super heavy quasi-death metal che sembrano rubati ai Pantera. I DT di "Awake" hanno perso quel senso di melodia e versatilita' che in mia opinione sono indispensabili in gruppi progressive rock e progressive metal. Ed e' proprio qui che la nuova ondata di gruppi come gli Odd Dimension sono necessari, un respiro di aria fresca!
Considerando il fatto che da un punto di vista prettamente teorico, la musica degli Odd Dimension non e' estrememente complicata, specialmente se vogliamo paragonare gruppi come DT o Fates Warning o Haken, ma sono bravi musicisti e quello che compongono lo eseguono molto bene; la voce di Jan Manenti ha uno stile molto definito, sicuro di se', con una pronuncia inglese decente, la quale e' purtroppo molto rara nel panorama metal Italiano.Brava anche la cantante Simona Aileen, e non certo da meno i vari ospiti di caratura internazionale come Derek Sherinian , Roberto Tiranti,Eliana Parodi, Daniela Caschetto. I testi sono intelligenti, non posso fare a meno di apprezzare le tematiche trattate nell'album "The Blue Dawn", che descrivono la preoccupazione del cantante sulla degradazione dell'ambiente causata dall'avidita' di chi ha troppo potere.
I miei pezzi preferiti sono il versatile "Escape To Blue Planet", la sensibilita' evocativa di "Solar Wind" e "Sands Of Yazukia".
George M. Delli