In mezzo ad un sacco di titoli dozzinali compaiono anche delle perle che meritano di finire subito alla ribalta, in questo caso direi una bella perla nera chiamata Linistit.

Il gruppo nasce nel 2012 da un'idea di Claudio "Angelus" Pluchino (chitarra ritmica) e di Maria "Triria" Spada (voce).

Si incomincia a comporre materiale improntato sul Black e Death Metal impegnandosi molto ma senza aspettative particolari.

Tra il 2013 e il 2014 si susseguono tentativi di ricerca di altri componenti stabili ma purtroppo senza successo, arrivando a mettere in pausa il progetto.



Nel 2016 si ritenta con l'ingresso del chitarrista Vincenzo "Katros" Abbate riportando in vita la solidità della band.

Nel 2017 si inseriscono nella formazione Michele "Black Beast" Barrano (batteria ex Throne Of Molok) e di Paolo "Damevil" Baglieri (Damevil - bassista).

Arrivati a questa formazione i nostri iniziano un ritmo progressivo di composizione. Nel 2018 realizzano il loro primo video clip musicale dell'omonimo brano ''Linistit'', e si arriva così al completamento del loro primo album 'Evil Arises' di cui ci accingiamo a raccontare .

L'opera si apre con l'intro "Martyrium" che ci immerge in una atmosfera inquietantissima, la voce di una ossessa indemoniata che gela il sangue...ma con tratti strumentali molto tristi e melanconici portandoci a "Dream of Death" dove ci viene sparato in faccia un brano sulfureo dalle tinte Blackned Death Metal, ottimi riff che entrano subito in testa e il drumming molto preciso sempre ricco di accenti che impreziosiscono tutto, ottime prove vocali che sanno unire growl e scream in maniera eccellente e talentuosa, ottimi gli intramezzi atmosferici di sana matrice Black che emozionano non poco.

Arriviamo alla simbolica "Linistit" ,un brano dal sapore old school, l'intro lenta ci riporta alla mente alcuni echi di Burzum e Satyricon spezzata da momenti furiosi e veloci cambiando nuovamente tempo con passaggi melodici, quasi epici, accompagnati da splendide prove vocali.

"Fire Eternal" irrompe senza indugi con un uragano Black Metal potenziato da elementi Death mantenendo una drammaticità di fondo ottima la quale ci porta alla riflessiva "My Black Soul", un brano molto emozionante e oserei dire malinconico, la vena old school è molto presente ma proposta in modo molto personale.
"Anneliese" contiene tutti gli elementi symphonic/melodici incalzati poi da un medio tempo martellante, bruciato poi da sfuriate in blast beat, come le varie fasi di una possessione, anche qui ottima prova della voce sempre evocativa.

L'album si conclude con "Promised To  Hell", un vortice nero di puro Black Metal suonato in maniera impeccabile e ferocissima, senza tralasciare momenti più lenti e melodici ma sempre minacciosi.
La produzione è ottima e cristallina, molto interessanti anche i testi improntati su storie di possessioni, legati credo a fatti locali, (e per questo molto sentite e serie), alternando a temi più interiori e riflessivi.

I Linistit sono una combo di musicisti talentuosi che sanno prendere dalla vecchia scuola dando una bella iniezione di personalità, creando tutto questo dalla passione e dal non arrendersi. Spero di vederli dal vivo e nel frattempo gli dico di continuare così! Agli amanti del Black Metal in cerca di nuove perle nere del genere...mi sento proprio di consigliarli! Bel lavoro!

Draugar