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Shaken To The Core

TrackList
- Shaken To The Core
- Staring At The Black Road
- Stiff Upper Lip
- Dropping Like Flies
- Over The Top
- Talk To The Dust
- Rolling With The Times
- Summer Devil
- Rock Steady
- Last Man Standing
- Run For Shade
DOBERMANN - Shaken To The Core
(2021 - Wild Mondays/Horus)voto:
Un iperattivismo incredibile che ha portato il trio a suonare, in dieci anni di sudata ed onorata carriera dedita alla causa del Rock and Roll, più di 500 concerti, una voglia inossidabile che ha visto i nostri essere ospitati in diversi paesi della cara vecchia Europa, ma soprattutto Paul Del Bello (frontman nonchè bassista e cantante) e soci hanno infiammato i palchi nel Regno Unito riscuotendo notorietà, fama, gloria e successi. Non per niente hanno aperto i concerti a band quali The Quireboys, Blaze Bayley, Marky Ramone, Great White ed io nel 2013 ci avevo visto lungo nel tentativo di farli suonare in un locale a Viareggio, ma i gestori a volte risultano criptici ed enigmatici ancor più dell'oracolo di Delfi.
Bisognerebbe che il mondo dell'underground (sempre che i torinesi possano essere ascritti in questo circuito) fosse pieno e pullulasse di queste persone piene di energia e di iniziativa che riescono a suonare in lungo e largo (quando c'è la qualità non è poi così difficile trovare delle date), e che si impegnano nel proseguire una strada intrapresa, sicuramente difficile e faticosa, con cipiglio e tenacia senza per giunta l'aiuto ed il supporto di un manager, di un booking o di una agenzia qualunque.
Guidati dall'eclettico bassista cantante, propongono un Hard Rock semplice e sanguigno, con venature blues ed inserzioni glam, un Hard Rock diretto ed orecchiabile spesso tendente al Boogie Rock: niente di nuovo sul fronte Occidentale, direte voi, ma si sa ormai, non è che ci sia da inventare chissà cosa; l'importante è che ciò che viene suonato sia eseguito con passione, energia ma anche con cognizione di causa ed in effetti in questo caso abbiamo abbracciato tutto lo spettro auspicabile per la buona riuscita dello show.
Il video della title track sprigiona tutto il furore, tutta la virile musicalità, tutto l'impatto che può derivare da un loro live: anche in questo caso un video senza effetti speciali, senza troppi orpelli o fronzoli, i Dobermann hanno lasciato parlare la loro musica e la loro azzeccata immagine di rockers consumati.
C'è da dire che l'esperienza non manca: il leader della band ha suonato on stage con Adam Bomb e con il chitarrista a stelle e strisce ha registrato tre album, ha sostituito il bassista della band di Steven Adler, ha inciso due full length con i Motorcity Brags, ha partecipato con un cameo al sesto episodio del documentario "Stay Free: The Story Of The Clash". Insomma un artista a tutto tondo, poliedrico, positivo e propositivo, uno che non ha paura, uno che non cede di un centimetro, uno che non ha remore a mangiarsi il fuoco e risputarlo davanti ai vostri occhi. Andate ad ammirarli sotto un palco.
Leonardo Tomei