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Santa

PAPEROGA - Santa
(2021 - Subsound Records)voto:
Avete presente Paperoga? Bene, un personaggio alquanto strampalato. E l'omonimo duo marchigiano non è da meno, un concentrato squilibrato di noise e grindcore, troppo difficile da digerire se si ha un apparato digerente abituato a piatti sopraffini o a scarso contenuto di cibi acidi. Qui rischiate il reflusso gastrico e credetemi non sarebbe piacevole. Se invece ve ne fottete degli schemi e per voi il noise è la musica del secolo allora i Paperoga vi stuzziceranno l'appetito.
Non riesco a fare confronti con altre band del genere in quanto non seguo abbastanza questo settore musicale, ma non metto in dubbio che di pazzi a questi livelli ce ne siano ben pochi, altrimenti anche il solo uscire di casa sarebbe ogni giorno più rischioso.
Otto brani senza alcun nesso logico o forse si? Senza un minimo di eleganza o discrezione, no, fottuti esibizionisti della musica, blasfemi interpreti di sonorità intrise di speranze abdicate. Insomma non so nemmeno io che cazzo scrivo. Nel presentarci la produzione in essere, la Kairos Promotion ci chiedeva se eravamo abbastanza coraggiosi da recensirli..davvero pensavate che non avremmo accettato la sfida? Ci credete così pavidi? Non lo siamo, ma di sicuro non ci abbiamo capito un cazzo, ma questo è un complimento.
'Santa' è un disco spiazzante e aberrante, ma grintosamente affascinante. Cito 'Ear Cleaner #2' che avrebbe fatto la felicità del Battiato più sperimentale.
Marci e irriverenti fino all'ultima nota, indispensabili in una madhouse che si rispetti.
Klaus Petrovic