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The Sleeper Awakens
AVTOTHEISM - The Sleeper Awakens
(2021 - Life After Death)voto:
Gli Avtotheism nascono nel bresciano nel 2016 come progetto parallelo di membri di band del calibro di, (Ech0), Quantum Hierarchy e Atomic Factory.
Nel 2017 pubblicano l'EP "Hives MMXVII" seguito l'anno dopo da "CLSTVM - Dogma sculptured in the flesh" composto da una sola lunghissima traccia e si arriva così al loro primo album nel 2021, "The Sleeper Awakens". Questa opera ha un concept molto interessante basato sul film "ll Signore del Male", celebre film di John Carpenter.
Sin da subito si percepisce che gli Avtotheism sono un progetto particolare e non scontato, incentrato su un Death Metal che punta molto sullo sperimentale, per accompagnare testi claustrofobici, densi di orrore onirico e misterioso. Cosa che si nota subito dalla semplice ma profondissima copertina, enigmatica, cosmica e anche gelida ed inquietante.
L'album sia apre con la titletrack che ci porta immediatamente in un atmosfera orrorifica, la chitarra è glaciale e slabbrata, un intro a passi lenti pesanti uniti ad un suono spaventoso (in senso buonissimo), la voce irrompe funerea e cavernosa, growl perfetto ed operistico, drumming sempre azzeccatissimo, da pelle d'oca.
"Altar of sempiternal vortex" spinge sull'acceleratore puntando tutto su un feroce Death Metal vecchia scuola ma mantenendo lo sfondo disarmonico e spettrale in modo sperimentalissimo, il feroce blast beat accompagna il cantato potente e gli altri strumenti accompagnano ogni singola nota in maniera fantasiosa e piena di pathos, andando a rallentare in modo sempre più glaciale, a tratti epico, portandoci a "Glorification of Anti Light", un viaggio allucinante fatto di lenti suoni dissonanti che fanno gelare il sangue, alternati da bombardamenti Death Metal potentissimi, un' atmosfera pazzesca e piena di fascino.
"Second sun costellation" prosegue il racconto immergendoci nuovamente in parti molto tecniche ed abrasive,il clima è sempre orrorifico, sapientemente bilanciato in stacchi arpeggiati azzeccatissimi e arcigne bordate veloci, il growl è sempre più possente e il drumming non sbaglia un colpo, il tutto si interrompe con un estratto parlato sapientemente accompagnato da un lento incedere, azzeccatissimo, che emoziona non poco andando a spegnersi piano piano lasciando entrare "Entrophia" dove un altro estratto dal film ci lancia un raggelante brano strumentale, martellante ma evocativo come non mai, un vero incubo!
Un momento di silenzio ed esplode subito "Hordes", sicuramente il brano più "battagliero" del lotto, puro Death Metal vecchia maniera da assalto, veloce senza tregua, ma anche molto tecnico e non mancano nemmeno qui i passaggi lenti che puntano tutto sul pathos, sempre con inventiva, portando sempre avanti la narrazione del concept in maniera ottima.
"Year 1-9-9-9" è un interessantissimo brano furente che si amalgama perfettamente alle parti dove son presenti estratti di dialoghi ad hoc dal film. come una vera colonna sonora mortifera, raggelante e potente.
La produzione è molto buona e mette in risalto tutto quanto!
"Hic sunt daemones" tocca quasi la glacialità del Black Metal nella chitarra, un brano morboso condensato dalla furia del Death old school, suona quasi una sentenza, l'arrivo del male, il brano scorre ben articolato e coinvolgente portandoci ad un finale col botto che ci porta alla conclusiva "Sicut in Caelo sicut in Terra" che ci lascia con un atmosfera decisamente apocalittica, una chitarra con arpeggio stridente...per finire in atmosfera plumbea e desolata, il pezzo impenna dopo pochi secondi ma lascia sempre una atmosfera distruttiva e mefistofelica, ottimo il passaggio con l'organo che ci pianta in testa le battute drammatiche della parte finale del film. dissolvendosi lentamente.
Gli Avtotheism mi hanno colpito molto, sia per il fatto che sono un fan di Carpenter ma anche per il loro Death Metal appassionato, iniettato di idee molto originali e personali che spiccano anche all'ascoltatore più assiduo, la musica si amalgama alla narrativa in maniera perfetta fungendo, come dicevo sopra, quasi da colonna sonora!
Una piccola perla della musica estrema nostrana! Consigliatissimo agli amanti del genere reperire questa opera!
Buonissimo lavoro!
Draugar