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Unconscious Sons Of The Reptile God

COGAS - Unconscious Sons Of The Reptile God
(2021 - Autoprodotto)voto:
Che bella scoperta questi Cogas!!!
Figli della Sardegna, trapiantati in terra inglese, ma fieri portabandiera della tradizione metal estrema di casa nostra, arrivano al debut full length, dopo due EP rilasciati negli scorsi anni.
Le sette tracce contenute in questo lavoro ci presentano un connubio di black e death, sapientemente gestito da nostri musicisti che, pur rimandando a chiari riferimenti nei confronti di band storiche del panorama internazionale, riescono ad esser, comunque, interessanti ed originali.
Screaming e growling si intersecano per dare voce alle Streghe (questo è il significato del moniker, provienente dal folklore sardo) in un percorso sonoro fatto ora di sfuriate, ora di mid-tempos, abbellito da innesti di arpeggi e riff ben costruiti, il tutto su un tappeto ritmico ben preciso e puntuale.
Che rabbia non avere i testi all’interno del presskit che mi è stato affidato!
Avrei voluto godere in pienezza di questo gran lavoro, figlio della creatività di artisti nostri connazionali, ma vi invito ad ascoltare questo album con molta attenzione, soprattutto se amate la genuinità e avete, come me, qualche primavera alle spalle e avete vissuto la magia di quegli anni ’90 che tante leggende hanno sfornato…
Un ultimo riferimento voglio farlo alla front cover che richiama quella che è la simbologia inerente alla Coga, qui rappresentata in varie pose ed atti, immersa in una natura tipicamente sarda (non a caso è presente anche un nuraghe) e resa con uno stile tipico di tante black metal band…
A voi la scelta di rimanere nell’inconsapevolezza o, invece di prendere coscienza di ciò che siete e di ciò che volete!!!
Attenzione però, perché, non sempre, alla fine di un viaggio, di un percorso interiore, il punto di approdo è luminoso e positivo…
Potreste rendervi conto di esser stati ingannati e a quel punto un altro interrogativo lacerante vi si porrà davanti…
Valeva o no la pena intraprendere il cammino, abbandonando le poche e comode certezze che credevate di avere?