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Aqua

BERIEDIR - Aqua
(2021 - ROCKSHOTS Records)voto:
Proviene da Bergamo questa giovane band che suona un onesto Power Progressive Metal che ben si inserisce nella ormai lunga decennale tradizione. Nati nel 2015 da un'idea del fondatore, nonchè scrittore di tutte le liriche, Stefano Nusperli e fin da subito sono molto attivi per promuovere il moniker suonando a molti festival (fra i quali l'edizione del 2016 del Fosch Fest) e calcando i palchi in lungo e largo lungo lo Stivale. Con questo album sono arrivati alla seconda uscita dopo il debutto datato 2018 "The Path Beyond The Moon" accolto molto favorevolmente dalla critica. Hanno anche prodotto un ep contenente tre tracce del primo lavoro riarrangiate in chiave acustica; Simone Mularoni dei Domination Studio ha mixato e masterizzato questi dieci pezzi di energia mischiata alla tecnica.
Le tematiche prendono a pieni mani dalla letteratura fantasy ed anche la musica proposta risente parecchio dei temi trattati ed a volte sembra di volare sopra un tappeto volante o sulla schiena dell'enorme drago bianco de La Storia Infinita. La voce di Nusperli ci racconta l'importanza fondamentale per tutti gli esseri viventi di un elemento come l'acqua. Non è propriamente un concept album, ma il tema ricorrente si dipana anche attraverso immagini ed allegorie: la sesta traccia "Stormbound" narra la leggenda della Sarneghera, una storia locale del lago di Iseo sulla origine del temporale che ha portato a quel nome.
Ma anche quando manca un riferimento diretto all'elemento dal quale Talete fece derivare il principio primo di tutte le cose, c'è un rimando nell'indicare quanto sia ugualmente essenziale avere una guida nella propria vita come se fosse un rifugio ed una luce indicatrice "At Candle Light").
Musicalmente si avvicinano tantissimo ai Vision Divine ma si possono anche accostare ai Dragonforce, la parte più "violenta" emerge invece nella settima song "Arkangelos", a mio giudizio la più variegata e ben strutturata dell'intero lotto. Sette minuti dove gli strumenti trovano un amalgama pressochè perfetto e riescono a dare una base corposa e tendenzialmente cupa all'intera canzone. Il supporto ritmico del basso di Cantaboni e quello della batteria di Salvi è in grado di trascinare l'ascoltatore in questa narrazione intrisa di speranza e di luminosità, una luce proveniente da un faro in mezzo all'oceano in balia e percosso da una tempesta lovcraftiana. Un pezzo fra l'epico ed il trasognato.
Leonardo Tomei