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Permanence

ONE DAY IN FUKUSHIMA - Permanence
(2021 - ZAS Autoproduzioni, Fresh Outbreak Records, Impeto Records, Disturbed Mind Records, Nihilocus Records, End Of Silence Records)voto:
Con il loro vessillo apocalittico gli One Day In Fukushima si sono meritati una bella fetta di notorietà nazionale ed internazionale nel corso degli anni, il loro Death/Grind bestiale e al tempo stesso tecnicissimo ha fatto proseliti negli amanti del genere dando nuova linfa vitale alla scena, infatti innumerevoli sono stati i loro tour e collaborazioni con realtà solide in tutto il continente e nel mondo .
Dopo l'ultimo album "Ozymandias" la band ha un cambio improvviso di line up, rimanendo in formazione a tre e da qui ripartono con lo split "Barbaric Scenario" insieme agli asiatici Aftersundown.
Arriviamo al 3 dicembre del 2021 dove sfornano questo EP "Permanence", cooprodotto da Impeto Records e altre realtà affermatissime della scena indipendente.
Le mie aspettative da fan non sono state assolutamente deluse e piacevolmente incuriosito sin dalla copertina dove in primo piano, in una atmosfera oscura, compare un intreccio di ossa "embrionali" in un filo spinato e terrificanti siringhe, evidentemente un messaggio forte sulla ciclicità del malato dominio moderno fatto di sfruttamento meccanico reso indolore da droghe e svaghi commerciali e degenerati fino alla morte.
Apre il fuoco con "Ignominous" con le chitarre apocalittiche iniziali suonate benissimo, da sapore squisitamente Death Metal spazzate via da una furia Grindcore vecchia scuola (fan di Assuck e simili rimarranno estasiati) tenendo comunque uno spettro molto tecnico e variegato, poche parole ma invettive furenti che continuano a spararci addosso con "Tarrant The Intolerant" in puro stile vecchi Napalm Death nelle voci e ottimo blast infinito in una dichiarazione di guerra. Tematiche intimiste rivolte alla rabbia feroce, alla plasticosità, stupidità ed alienazione che ci circonda a 360 gradi.
"Days" continua implacabilmente il discorso in maniera "Death Metal Punk" , direttissima ma anche piena di elaborazioni molto interessanti che ne aumentano la potenza. Ottimissima la produzione e ogni strumento, e le voci rombano come tuoni, "Dogfight" ci assale in strafottenza HC Punk più classico da circle pit e rallentamenti squarcianti a dovere.
"In Enlighted Paths They Walk" alza il tiro con un brano decisamente Death Metal ben stratificato e voci growl disperatissime, tecnica sopraffina e scapocciamento assicurato arrivando alla conclusiva titletrack "Permancence" un brano totalmente strumentale direi .. "elettro spaziale", una Dark Ambient industriale tetra e minacciosa, ma anche con accenni sul finale riottosi e "tenaci".
Viaggio breve ma intensissimo, gli One Day In Fukushima hanno sparato un altro bel colpo della loro storia, nonostante tutte le vicissitudini ci regalano sempre ottime opere che rinfrescano il genere iniettandolo sempre di nuova potenza e personalità. Da fan non sono stato assolutamente deluso (e ne ero sicuro !) e ogni fan di questo genere deve assolutamente rimediarli e supportarli!
Avanti così ragazzi!!
Draugar