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The Dark Abyss Of Omerty

SINISTER GHOST - The Dark Abyss Of Omerty
(2021 - Ad Noctem Records)voto:
Nella apparentemente placida Toscana, durante il 2016, due musicisti denominati Asmort (cantante) e Synuogoth (chitarrista) decidono di unire le forze e nascono i Sinister Ghost .
Inizialmente si cimentano nella esecuzione di cover, ma in breve tempo mettono in cantiere numerose idee per brani propri.
La loro musica è un ponte tra il Black Metal vecchia scuola e sfumature molto moderne con un occhio alla sinfonia, menzionando fonti di ispirazione come Mayhem, Dark Funeral, Bathory, Fleshgod Apocalypse e Cradle Of Filth.
Arriviamo dunque al sodo nel descrivere questa loro opera finalmente nelle nostre mani: "The Dark Abyss Of Omerty".
Partendo dalla copertina si avverte un aria di soffocamento dalla figura urlante nel pozzo circondata in uno sfondo grigio-nero inquietante con chiese e palazzi dei dogmi istituzionalizzati, religiosi e politici, soffocanti e castranti per l'uomo in nome di un "bene" che è la buona scusa per avere un gregge sottomesso e felice di esserlo, ma permettendo degenerazioni orrende sottobanco (da qui il collegamento con il nome dell'album). I testi infatti trattano temi come la depressione, l'apatia, l'angoscia, ma anche spiritualità, rinascita e soprannaturale.
Apriamo con "Draculea" dove un bellissimo intro synth porta ad un black modernissimo e cadenzato, dai tratti depressive ma solenni ed aristocratici,spezzato poi da una sfuriata molto veloce dove lo scream è influenzato parecchio dai Cradle Of Filth , infatti la presenza di parti operistiche sinfoniche la fa in seguito da padrona dando un tocco di epicità.
"Ares" come il titolo vuole viaggia più ruggente e liberatoria come il Dio che menziona, domina un growl possente e una tecnica sopraffina e ricercata, la strumentalità tocca spunti più Death Metal tecnico, riflessivo e brutale al tempo stesso che si lascia ascoltare volentieri e ci accompagna a "Jukai (A Place To Say Goodbye)" rigettando l'atmosfera nella cupezza più soffocante e disperata usando anche archi e magnifici cori femminili malinconici e da pelle d'oca.
"Self Power" ci risveglia con un poderoso Black/Death marziale che aizza il corpo a reagire col fuoco nelle vene. La produzione è molto buona e lascia intendere ogni singola sfumatura e suono.
"As If The Sea Was A Mirror" con un assolo misterioso iniziale ci porta ad un brano molto cupo e profondo dai tratti atmosferici molto accentuati quasi "Prog", tornano anche le voci femminili come fossero sirene (l'influenza in stile Cradle Of Filth qui ritorna prepotente) dissolvendosi nella titletrack "The Dark Abyss Of Omerty" che alterna ritmi cadenzati e ringhiosi ad assoli melodici operistici molto lunghi, racchiudendo il concetto dell'intero album chiudendosi in modo quasi epico.
"Candid And Pure" prosegue la sfumatura più operistica con un doppio pedale precisissimo ed uno scream squillante, il riff lento e trascinante è accompagnato da suoni lontani e le tastiere esplodono all'improvviso, il tutto con precisione e creatività molto solide spegnendosi in "...End" , una bonus track che funge in un certo senso anche da "Ghost Track", un brano strumentale raggelante di pochi istanti che compare e scompare dal silenzio.
Vi è presente un' altra bonus track del 2016 chiamata "The Evil's Chamber", un brano che si sbilancia di più verso la vena "old school" ma tenendo un approccio Death tecnico molto incisivo, breve ma potentissimo e ben suonato.
Non sono un fan di questi approcci musicali ma questo album è veramente ben suonato e sincero, trasmettendo in ogni singola nota le atmosfere e i concetti esposti nei profondi testi. A chi ama le band citate (in particolar modo i Cradle Of Filth) consiglio vivamente di seguire questa band e prendersi subito il loro album! Hanno parecchio da dire!
Ottimo lavoro!
Draugar