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The Call

HELLFOX - The Call
(2022 - Music For The Masses/Egea Music/CODE 7 UK/WORMHOLEDEATH Japan)voto:
Debut album per le Hellfox: Greta Antico (voce), Priscilla Foresti (basso, voce), Gloria Capelli (chitarra) e Federica Piscopo (batteria).
Non è una recensione semplice questa. Per presentare un lavoro, infatti, bisogna quasi necessariamente trovare delle etichette o riferirsi a generi particolari. Cosa che, per le Hellfox, è praticamente impossibile.
Cercherò, in ogni caso, di fare del mio meglio.
I pezzi si muovono tutti su strutture molto solide, accurate, geometriche. Questo gusto per la misura e la precisione funge poi da cornice per scelte armoniche e melodiche veramente azzeccate, capaci di conferire al lavoro un bellissimo groove.
Le ritmiche non si adagiano mai su soluzioni scontate o di comodo: batteria e basso si intersecano molto bene, creando arabeschi molto efficaci, sui quali si muove agile la chitarra, con un riffing perentorio e tagliente.
Molto azzeccato, secondo me, è l’utilizzo della voce sia in clean (Greta Antico) che in growl (Priscilla Foresti), scelta che conferisce ai brani una notevole dinamicità.
Se proprio dovessi accostare la proposta a qualcosa di già sentito parlerei di Death melodico con venature dal carattere quasi sinfonico (dato essenzialmente da un uso molto accorto ed opportuno del sintetizzatore), con un sapore moderno e tradizionale allo stesso tempo.
Non mancano neppure sfumature dal gusto gothic (evidenti, ad esempio, in “Rebirth”, in “In Your Name” e nella parte introduttiva di “Bleeding Machine”).
Un consiglio: non fermatevi al primo ascolto. Si tratta di una proposta che ha bisogno di decantare un po’ per dare il suo meglio.
In conclusione: un buonissimo debutto anche se, a mio parere, i margini di crescita sono enormi. Se, infatti, il controllo quasi maniacale nella resa sonora e nella struttura dei brani è segno senza dubbio di professionalità e serietà, a volte si ha un po’ la sensazione che si viaggi con il freno tirato. Ma, lo ribadisco, le Hellfox hanno tutte le potenzialità per ritagliarsi uno spazio importante nel panorama metal nazionale, e non.
Maurizio Gambetti