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Higher

TrackList
- Speed
- No Doubt
- Broadway
- Everything Is Ruined
- Rebirth
- Lines
- Hell Scar
- Piece Of Me
- Clearly
- Stay
THE GREAT DIVIDE - Higher
(2022 - Believe Digital Rec.)voto:
La band capitolina nasce ufficialmente più di dieci anni orsono ma, per non meglio precisati motivi, giunge qui con questo "Higher" alla seconda incisione in studio, dopo l'esordio nel 2017 con il full - length "Union".
Incuriosito sono andato a vedere il video dell'opener la rockeggiante "Speed": estremamente didascalico e forse un po' tendente al pletorismo nella scelta delle immagini che si susseguono giustamente ad una rimarchevole velocità. Unica nota stonata, a mio parere, è la scelta del basso a 5 corde che sembra fuori dal contesto rispetto all'insieme del look degli altri partecipanti. Divertente il finale, ma evito di rovinarvi la sorpresa.
Scorrendo la lettura della biografia si scopre che di video ne sono stati ripresi altri due: la curiosità mi avvinghia e ritorno su YouTube. "Stay" è montato con passione e perizia ed il lavoro fatto premia verosimilmente anche il pezzo che sembra uscito dal decennio grunge anni 90. Suona molto Pearl Jam senza però gli eccessi di Wedder.
E siccome non c'è il due senza il tre mi cerco anche il terzo: ecco a voi "Piece Of Me" video snello ed essenziale che narra di una dolce e leggiadra fanciulla intenta a camminare a piedi scalzi dentro un bosco mentre i nostri sono impegnati in un pezzo che oscilla fra i confini di un Pop Rock molto attuale con degli innesti che si avvicinano ad un Doom antico condito anche da sprazzi di chitarra a - la Zakk Wylde.
Il resto del cd ha delle buone qualità di rappresentazione sempre comunque sotto una lettura moderna cercando di arrivare ad un equilibrio sonoro fra un Hard Rock ed il Punk più recente (con le dovute differenze fra loro, riescono a produrre lo stesso effetto sopra menzionato sia "No Doubt" che "Broadway").
Molto contemporanee e giovalinistiche, con tanto di vista sulle spiagge californiane, la quarta e quinta traccia. Potrebbero, da come girano, fare da colonna sonora a quei telefilm sui teenagers oltre oceano. In una scaletta futuribile per un concerto in un chissà dove locale "Lines" è il classico pezzo per allentare un po' la tensione sonora, ricaricare le pile e ripartire a bomba come se nulla fosse. Ed in effetti il pezzo seguente, sebbene non vada a toccare punte vertiginose di massacrante cacofonia musicale, ha degli spunti quasi dissonanti nelle parte di chitarra che lo mette favorevolmente sotto una buona luce di ascolto.
Che dire... se siete amanti delle rivisitazioni in chiave post moderna, questi dieci pezzi fanno al caso vostro e non mancheranno di allietare le vostre trombe di Eustachio. Se avete l'occasione di vedere la band on stage non la perdete perchè mi è stato riferito che sono una presenza poderosa e di sostanza.
Leonardo Tomei