Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
S/T

BRUT OSS - S/T
(2022 - Orzorock Music)voto:
Se si pensa alla Pianura Padana facilmente ci facciamo coinvolgere nel ricordo di serate nebbiose, umide, quel freddo umido che ti entra fin dentro le ossa, riscaldato soltanto da un popolare Lambrusco o da un poderoso Barbera insieme ad un buon piatto di luganega o di Gran Bollito. Ebbene i piacentini Brut Oss, alla seconda incisione dopo un Ep di esordio datato 2021, racchiudono questa essenza solitaria, tipica delle smisurate distanze fra un casolare e l'altro, in uno Stoner vecchio stampo molto caro alla scuola Kyuss con qualche punta di Gathering nel loro periodo di scoperte lisergiche in piena botta da acido (sentire l'ultimo pezzo veramente variopinto).
Oltre alla lentezza dello scorrere delle giornate padane durante le quali l'orizzonte si confonde nella vaghezza lontana dei piatti campi messi a coltura, la band riesce anche a mettere in musica l'arsura provata durante il torrido periodo estivo dove tafani e zanzare ti danno poco amichevolmente del tu: non soltanto quindi cupezza e pesantezza, tipici di questo genere, ma anche rabbia, sudore, fatica, schiena curva, imprecazioni a vari livelli, il tutto rimarcato dai vari cambi di tempo, aggiunta di atmosfere e dalla continua ricerca di dinamiche diverse anche all'interno di uno stesso pezzo. Esemplificativa a tal proposito ed estremamente didascalica è la traccia pressochè strumentale "Radio Alone" dove si percepiscono allo stesso momento solitudine, smarrimento ed oltremodo una ferrea e precisa presa di posizione musicale.
Un cd che con i suoi trenta minuti certamente non vi tedierà, anzi riuscirà a trasportarvi grazie ad un magico fungo armonico sopra le distese quasi sconfinate dei territori piacentini. Forse come i nostri sentirete il bisogno di rivedere la vostra vita, sentirete la necessità di staccare la spina e forse vi verrà in mente di correre via da questa città, da questa realtà, dal grigiore stantio, muffoso dello scorrere monotono di giorni che si susseguono drammaticamente normali ed uguali gli uni agli altri.
Leonardo Tomei