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Cycles of Primal Chaos

TrackList
- Seed of the Serpent
- Adversarial Light
- War comes from heaven
- Embodiment of darkness
- Vision of the nightside
- Hostis humani generis
- Lord of the wildwood
- Nemesis Within
- Father of lies
- Cycles of primal chaos
- Evilwind
- From the depth of Hades
NAZGUL RISING - Cycles of Primal Chaos
(2022 - Autoprodotto)voto:
Nazgul Rising è un progetto di black sinfonico con richiami atmosferici che affonda le sue radici in gruppi come Emperor e Rotting Christ, e che vede la luce nel romano verso gli inizi degli anni 2000.
Comprensibilmente, e come capita a tante band, dall’anno della fondazione a oggi, i nostri rilasciano il primo effettivo LP solo nel 2014, con ‘Orietur in Tenebris Lux Tua’, per poi presentarci dopo circa otto anni il nuovissimo ‘Cycles of Primal Chaos’, release indipendente di cui ora andremo a occuparci.
Forte di ben dodici canzoni, ‘Cycles of Primal Chaos’ si rivela fin dall’opener, ‘Seed of the Serpent’, un lavoro meticoloso dalle atmosfere ora taglienti, ora brutali, ora fredde, eseguito con sufficiente cattiveria, senza tuttavia trascurare comparti più melodici o rallentati, che offrono spazio a sezioni più solenni, ma sempre pervase dal caos le cui fondamenta risiedono direttamente nello stile musicale della band. A livello di influenze, è possibile annusare un po’ l’aria dei vecchi Immortal, un po’ le atmosfere maestose dei Summoning, ma sopratutto ho la vaga impressione che In The Nightside Eclipse degli Emperor abbia contribuito molto al risultato finale, grazie alle strutture articolate e il clima gelido ma melodico che permeano praticamente ogni canzone dei nostri.
‘Cycles of Primal Chaos’ permette di respirare un’ aria di nostalgia anni '90 che compiacerà i fan del black sinfonico. L’ho trovato un lavoro in grado di risaltare nel proprio genere, dalle composizioni complesse e multiformi, e che decisamente merita più di un ascolto, grazie ad un lavoro certosino che rende ogni traccia interessante, non trascurata. Se in cerca di una release solida che sappia mischiare brutalità e tastiere al punto giusto, ‘Cycles of Primal Chaos’ non vi deluderà.
Recensione a cura di Francesco Longo