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Furia Degli Elementi

TrackList
- Crepuscolo Dell'Umanità
- Limbo Dell'Esistenza
- Furia Degli Elementi
- Burian
- Palazzo D'Inverno
- Magnitudo
- La Grande Menzogna
BURIAN - Furia Degli Elementi
(2022 - Autoprodotto)voto:
Non è un segreto il fatto che io adori in maniera accesa un certo tipo di black di matrice scandinava ed altrettanto noto è il mio continuo voler scoprire la genuinità delle realtà musicali presenti nella nostra Penisola…
Con questa predisposizione ho fatto partire il presskit dei laziali Burian che, dopo l’intro “Crepuscolo Dell’Umanità” ci portano attraverso un black old style cantato in italiano…
Dalle info in mio possesso, questo lavoro è stato stampato in sole 50 copie numerate a mano e vede alla voce ed alla batteria, due vecchie conoscenze del mio “The Night Of The Living Dead”, ovvero Thanatos ed Ex Mortem dei romani Hybris.
La crescita della band è, per quanto mi riguarda, avvenuta, anche se i cosidetti esperti, storceranno il naso lamentando che non viene inserito alcun elemento innovativo o che i suoni risultano freddi ed impastati, dimenticando però che un genere come il black metal nasce da un’impronta gelida e nichilista, non solo a livello lirico, ma anche strumentale.
A queste tracce non si chiede una registrazione cristallina o un’esecuzione nella quale fare sfoggio di chissà quale tecnica, a queste tracce si chiede di arrivare nel profondo e sconquassarci e, nel caso di chi scrive, ci sono riusciti perfettamente.
I testi in italiano ci restituiscono un interesse particolare per la Natura che ci circonda, con la sua grandezza ed il suo immenso ed incontrollabile potere che, solo gli stolti, pensando di poter domare, così come un distacco dal cristianesimo imperante, senza voler giocare ad essere i blasfemi di turno, toccando il tema della guerra, nuda e cruda e non insozzata da tendenze revisionistiche…
In questi 29 minuti ho ritrovato la mia giovinezza, ho ritrovato suoni e sensazioni ormai lontane, ho ritrovato la voglia di godere di musica, ho ritrovato il piacere di farmi trasportare dalla furia di una band che ha ancora tanto da dire e che si permette il lusso di portare l’Arte anche nelle proprie cover, questa volta omaggiando “La Città Di Dio” di Maïtre François e “L’Impiccagione Di Giuda” di Giovanni Canavesio nel demo “Rancore”…
“…Non é più il tempo per i rimpianti
Non é più il tempo per i ricordi
Non é più il tempo per i rimorsi
Non é più il tempo per i ricordi
Solo lacrime nere come la notte…”
Francesco Yggdrasill Fallico