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Legend of the Forgotten Reign, Chapter 7: Evil Awakens

TrackList
- Renascentia Noctis
- At the Gates of the Realm
- A Strike from the Unknown
- The Eye of the Storm
- Emperor of the Night
- The Dawn of Dawns
- Life or Death
- The End of Time
- Blessed with Glory
- The Sacrifice of the King
- The Story Comes to an End?
KALEDON - Legend of the Forgotten Reign, Chapter 7: Evil Awakens
(2022 - Beyond The Storm Productions)voto:
I romani Kaledon sono un gruppo che ha sempre tenuto duro in un ambiente a tratti ostile e commercialmente poco propenso a sostenere un genere di iniziale difficile acchito come il metal, è bello dunque vederli ancora attivi e produttivi.
Parliamo, infatti, di un gruppo che vide i propri albori sul finire degli anni ‘90, ed è proprio attorno a quel decennale che il power colpì in pieno l’Italia con tante realtà che fusero il genere con le proprie influenze.
Quello dei Kaledon è sempre stato un power aggressivo, adrenalinico e melodico, con tematiche legate al fantasy.
Il primo effettivo capitolo della loro saga vide la luce nel 2002, e oggi, a più di vent’anni da quella data, ecco a noi il settimo, per intero ‘Legend of the Forgotten Reign, Chapter 7: Evil Awakens’, che consta di undici potenti canzoni ed è rilasciato sotto Beyond the Storm Productions. Iniziamo.
Non poteva mancare la classica intro di circa un minuto e mezzo, ‘Renascentia Noctis’, che si apre con tinte malinconiche, per poi attaccare con una melodia spaziale apocalittica che fa da anticipo al primo brano, ‘At the Gates of the Realm’, una bordata assurda che mette immediatamente in risalto una grande velocità di esecuzione, cori, un cantato ora solenne ma potente e assoli melodici e tecnici. Non in ultimo, mette in chiaro che i Kaledon sono tornati, più potenti che mai. ‘A Strike from the Unknown’ non tradisce il titolo, e colpisce da subito con una travolgente scarica in distorsione, questa volta accompagnata da un cantato che sfrutta la dualità del pulito e di un graffiato tendente al growling dell' ospite James Mills (Hostile), mentre ‘Eye of the Storm’ è un brano dal ritornello nostalgico che calza bene nella ritmica brutale che si impone per quasi tutta la durata del brano. ‘Dawn of Dawns’ è una traccia diretta che mette in risalto dei cori decadenti in un’atmosfera esplosiva e con un ritornello che ci fa respirare nuovamente gli anni ‘90, ottima chiusura che mette in risalto una voce più acuta, tastiera incalzante e un ritornello a più voci, mentre ‘The End of Time’ è un’idea forse più vicina al power/thrash che mischia una ritmica brutale con cori imponenti e un cantato aggressivo.‘The Sacrifice of the King’ è un tragico inno vittorioso con rimandi solenni inframezzati da una ritmica che non si risparmia ruggiti e galoppate, e a chiudere le danze è ‘The Story Comes to an End?’, un ultimo diretto che sfrutta una struttura molto classica nel power, ma lo fa con stile, energia ed epicità, e ove alla voce presenzia anche l'ospite Nicoletta Rosellini (Kalidia), in duetto con il Guaitoli.
Era da cinque anni che la band non rilasciava nulla, e si può però dire che il tempo abbia solo giovato al sestetto, che con questo ‘Chapter 7 : Evil Awakens‘ sono più carichi che mai, e ci propongono un power veloce, epico, potente e funzionale, grazie a chitarre feroci e incisive, una tastiera virtuosa e orecchiabile, basso e batteria sempre sul pezzo, un cantato solido e all’altezza delle aspettative, e ovviamente un plauso anche ai coristi, che hanno solidamente contribuito ad avviluppare le canzoni in un’atmosfera ora onirica, ora decadente. Gli amanti del genere apprezzeranno, ma se non conoscete ancora la band, direi che questo lavoro può essere un ottimo inizio.
Recensione a cura di Francesco Longo