“XX” è il quinto full-length targato Nott, progetto solista del bresciano H. Archvile.

Black metal, black metal e fortissimamente black metal.

La tradizione scandinava (soprattutto quella norvegese) regna sovrana in tutti i 42 minuti e rotti, tra venti gelidi e neri come la pece.

Ritmi ossessivi, tirati, riff venefici e voce in puro screaming tanto caro al genere.

Devo essere sincero: pur apprezzando l’evoluzione del genere, il post black portato avanti da gente come Gaerea, White Ward o Deluge (tanto per fare i primi tre nomi che mi vengono in mente), rimango affezionato alla vecchia scuola.

Per me il cuore nero del black sta qui: brani secchi, tirati, ricorsivi, freddi: la fiamma nera arde in queste sonorità.

E Archvile in questo è veramente un maestro.

I tempi raramente rallentano, ma quando lo fanno riescono a creare quella rara sensazione di “abisso” che si sposa a meraviglia con la spietatezza del quadro generale.

L’unico tratto poco convincente, a mio parere, sono le parti cantate in “pulito declamato”; ma sono peccati che, nel complesso, perdono con facilità.

Impressiona comunque la poliedricità di Archvile, in grado com’è di offrire una prova assolutamente convincente in tutti gli strumenti. Il drumming, soprattutto, mostra una maturità ed una potenza non trascurabili.

Buonissimo anche il lavoro di mixaggio e masterizzazione: i suoni sono cristallini e potenti. Tutto perfetto.

È un lavoro per cui un track by track non avrebbe alcun senso, facendosi apprezzare più per l’atmosfera complessiva che si respira che per i singoli episodi.

Veramente tanti complimenti ai NOTT.

Uno dei migliori lavori black nostrani dello scorso anno.

Maurizio Gambetti