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Dreams For Sale

TrackList
- Delirium
- Coward Rage
- Dreams For Sale
- Falling Apart
- If You Know
- Luck Around
- Dishonesty
- The Truth
- Hit The Gas
- Make My Day
- My Time
- Come With Me
- Aria
HOCCULTA - Dreams For Sale
(2022 - Underground Simphony)voto:
La band milanese proviene dal profondo delle viscere del Metal anni 80: l'esordio su vinile è datato 1984, ma è con "Back In The Dark" dato alle stampe dalla Metal Master quattro anni più tardi, che raggiunge una certa notorietà a livello nazionale (la seconda uscita era in bella mostra fra gli scaffali del principale negozio di dischi della mia città).
Poi un lungo silenzio fino al 2006 e nel giro di dodici anni vengono prodotti un ep, due singoli e questo ultimo "Dreams For Sale". Non propriamente di primo pelo, visti gli esordi antichi, Massimo Lodini, voce del gruppo, e soci riprendono lo stile dei tempi che furono, dando ai pezzi una mano di vernice fresca, cercando di immettere qualche elemento di novità soprattutto a livello di sonorità ottenendo un risultato decisamente più vicino ai tempi moderni. Si percepisce ancora la voglia di fare musica, la perseveranza nel porre ancora su questa terra un qualcosa che rimanga, una memoria imperitura: ovviamente il tempo passa, i capelli si fanno bianchi e a volte diventano un vago ricordo, ma il trascorrere degli anni sembra che non abbia inciso più di tanto sulla qualità generale delle tracks presentate. Possiamo dire che in linea di massima si gira intorno ad una ambientazione metal, un cappotto che riveste in larga misura le strutture armoniche e che risentono queste ultime dai rimandi continui alle citazioni anni 80: nella ricerca di contestualizzare i pezzi, si possono udire a volte passaggi tipici per esempio di band come i Sacred Reich. La modernità, o quanto meno la disponibilità di mezzi tecnici diversi rispetto a quasi quaranta anni orsono, fa sì che i pezzi siano ulteriormente godibili.
Interessante il cadenzato omaggio (decima traccia del lotto) al quarto episodio della serie filmica dell'ispettore Harry Callaghan. I fondatori della band meneghina (oltre al già citato Lodini alla voce, è rimasto Bona alla chitarra) servendosi della preziosa presenza degli esperti Scattolin (l'altra chitarra) e Burchiani (al basso) supportati dal talento cristallino fatto di tecnica e potenza del batterista Helly Montin (posto lasciato, dopo le registrazioni, al giovane motore pulsante della drummer Tiziana "Titti" Cotella), sono riusciti a confezionare un cd che trasuda di sonorità che rimandano ad un'altra epoca e che riesce a tenere il passo coi tempi attuali.
"My Time" un mid tempo che oscilla fra le timbriche dei primi Queensryche e le melodie vocalistiche di Klaus Meine; degna di nota anche "Hit The Gas" potenza e velocità allo stato puro con stacchi che mi hanno ricordato alla lontana le dissonanze dei canadesi Voivod e che per l'impalcatura totale del pezzo si possono percepire Accept e Stratovarius miscelati in egual misura per ottenere una piacevole mistura.
Da segnalare infine la conclusiva "Aria" (primo pezzo in assoluto cantato in italiano della produzione fin qui degli Hocculta) una via di mezzo tra i fraseggi a - la Timoria e la potenza dei mai dimenticati Strana Officina.
Leonardo Tomei