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Tales of Cowards, Heroes and Death

MALIGNANCE - Tales of Cowards, Heroes and Death
(2022 - Hidden Marly Productions)voto:
Tornano i Malignance, progetto ligure del polistrumentista Arioch.
Che dire…
In passato ho espresso più volte una mia perplessità: non so per quale diavolo di motivo, ma spesso dalla Liguria arrivano proposte nere come la pece. E veramente non so da cosa dipenda.
Magari dal fatto che si trovano lì schiacciati da tutti i versanti: da un lato la furia mare e dall’altro la minaccia delle montagne, non lo so.
Comunque, bando alle ciance.
Arioch ci propone più di 40 minuti di un black tirato, intenso, debitore soprattutto della scuola svedese.
È infatti piuttosto marcata l’attenzione per le linee melodiche, attenzione che conferisce al tutto (oltre alla solita furia caratteristica del genere) anche un’anima.
I pezzi hanno tutti un bel groove. Ed è un groove che ti coinvolge sin da subito.
Davvero notevoli le doti di Arioch: la batteria, pur non inerpicandosi in giochi da acrobata, è molto precisa e puntuale; la chitarra sforna riffs molto efficaci, riffs che passano molto agilmente dai toni più alti e taglienti a quelli più bassi e possenti.
Voce perfetta per il genere: uno screaming potente ma mai esasperato: si capiscono i testi insomma.
Non è la prima volta in questo periodo che mi tocca tessere le lodi di progetti solisti. Inizio a pensare che l’unita di intenti che (giocoforza) una proposta del genere reca con sé, possa portare dei frutti in termini di compattezza e linearità del risultato finale.
Il tutto, ovviamente, se si trova l’artista giusto, come sembra essere Arioch.
Queste sono perle che meriterebbero attenzione, anche al di là del ristretto circuito underground.
Molto bello, peraltro, anche l’artwork.
Tanto di cappello ad Arioch e ai Malignance.
Maurizio Gambetti