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Promo 2010

(ECHO) - Promo 2010
(2010 - Autoprodotto)voto: 7/10
Gli (EchO), un tempo noti come Echoes Of Perdition, si stanno preparando alla registrazione del primo full-lenght, e nell'attesa danno alle stampe questo promo di tre traccie. Promo che rivela come l'etichetta “psychedelic doom metal" vada in realtà un po' stretta ad una band che riesce a rivelarsi polimorfa ed a spaziare su più generi nell'arco dei poco meno di trenta minuti contenuti in questo prodotto.
La prima traccia, 'Internal Morphosis', è forse quella che dal doom attinge maggiormente, strizzando anche l'occhio a un certo tipo di ambient. I ritmi sono molto bassi, a farla da padrona è un'atmosfera cupa e opprimente, pesante come un macigno, che si protrae per buona parte della durata della song. Ma il vero valore aggiunto sta nei cambi di intensità, pochi e sporadici, ma ben riusciti; e cosi i momenti di maggior dinamismo vedono una chitarra ribassata- poco usata nel resto del brano- affiancata da un vocione sporco e supportata nelle retrovie da una melodia dal retrogusto malinconico. Insomma, un ottimo biglietto da visita.
La successiva 'Unforgiven March' conferma le aspettative createsi, ma cambia notevolmente direzione. I ritmi si mantengono bassi e i toni pacati, ma fin dall'inizio l'impostazione è più melodica e rilassata, meno pesante, meno opprimente, e richiama quasi un certo tipo di post-black misto a influenze gothic che ha preso campo negli ultimi anni. Iniziano ad acquisire una certa importanza gli arpeggi, e la voce (pulita in generale, sporca e quasi growl quando cresce la dinamica) tende a seguire le melodie dettate dagli strumenti, dando vita a un brano che con un pizzico di velocità in più non stonerebbe nel repertorio di bands provenienti da ben altri panorami.
Chiude le danze 'The Coldest Land', mantenendosi in generale sulla strada intrapresa con 'Unforgiven March'. Le atmosfere si mantengono dolci e rilassanti, e ancora una volta è intorno ai cambi di intensità che si giocano le sorti del brano, creando dapprima trame pacate che sfociano poi in melodie intense e avvincenti.
Quello che è veramente importante nell'ascolto di questo promo è che, nonostante la lunghezza, le tracce non tendono mai a stancare l'ascoltatore. È anche vero che per poter trarre conclusioni più approfondite occorre aspettare il full-lenght, ma nel frattempo mi sembra che gli (EchO) sappiano il fatto loro. Ottimo lavoro.
Francesco Salvatori