I Circus Nebula sono una band storica e con oltre trent’anni di carriera ma, nonostante una notevole esperienza all’interno del mondo musicale, sono riusciti a pubblicare solo un disco nel 2017. I  nostri, grazie all’Andromeda Relix, sono riusciti a pubblicare il loro secondo album che, dal mio punto di vista, ha tutte le carte in tavola per poter diventare un cult del genere.

La band , oltre a risultare tecnicamente capace, ha il dono di saper sviluppare oscure e malefiche trame musicali che riescono ad integrare più generi all'interno delle singole composizioni. Questa caratteristica non solo permette alla band di creare tappeti sonori molto originali, atmosferici e diretti, ma permetterà all’ascoltatore di entrare mentalmente all’interno di questo album intitolato 'The Second Coming'.

“Jerusalem’s Lost“ è un brano stupendo costituito da una moltitudine di emozioni che, con grande maestria, sanno trarre dal migliore progressive metal e arricchiti da incursioni dark e metalliche che devono molto ai Death SS e al miglior Horror doom italiano.

Gli arpeggi iniziali sono accompagnati da magiche e dolci tastiere che permettono alle chitarre di creare dei riff decadenti, metallici e decisamente oscuri. All’interno del brano le incursioni progressive sono eccezionali e ben inserite e, con grande gusto e classe, riescono a dividere i cambi di tempo e le diverse  atmosfere. 23 minuti di altissimo livello dove la varietà della composizione permetterà all’ascoltatore di potersi immedesimare. Il cantato è molto simile a quello dello storico leader Steve Sylvester.

“Burn Witch Burn” è un brano duro, metallico e che farà scapocciare le teste dei metalhead. I riff sono rocciosi, compatti e la precisione della sezione ritmica permette al singer di esprimersi al meglio. Gli interventi delle tastiere sono interessanti e malefici. Sembra di essere ritornati ai tempi di 'Do What Thou Wilt' dei Death SS. I cori sono riuscitissimi!

Dopo la nervosa e magica “Coulrophobia”, i nostri ci regalano una perla di altissimo livello: “Sleppin’ gods lie”. Il brano deve moltissimo ai grandissimi Black Widow; infatti i flauti iniziali e le oscure percussioni iniziali devono moltissimo all’album “Sacrifice“. Il brano sembra anche prendere ispirazione dalla storica band genovese Malombra. Questa è una delle composizioni piu’ intriganti dell’intero album poiché l’alternanza tra ritmi cadenzati e dark metal, oltre a risultare equilibrati e riusciti, sembrano essere stati composti da un mondo parallelo. Grande song!

Dopo le tenebre, con “Age Of Reckoning”, si ritorna al metallo nero come la pece. La devastante sezione ritmica regge delle chitarre grintose che, con grande sapienza,  s’intersecano con malefiche tastiere. Il cantato, a tratti molto ispirato dal grande King Diamond, regala grinta e spinta all’intera band.

La conclusiva “Burnin’ Tree“ rimane una perla di altissimo valore; infatti i Circus Nebula ci regalano un brano doom di altissima intensità. L’influenza dei Candlemass è evidente ma, con grande sorpresa, la band ci regala l’inserimento di ritornelli melodici che devono molto ai Genesis del periodo con Peter Gabriel.

'The Second Coming' risulta essere una grandissima opera che, almeno spero, possa trovare grande spazio all'interno del variegato mondo degli ascoltatori del gener . Un applauso a tutta la band e all'Andromeda Relix.

Domenico Stargazer